lunedì 19 luglio 2010

PAUL WELLER 'Live' 15/07/2010 TRAFFIC FESTIVAL .Reggia di Venaria (TORINO) by Claudio Decastelli, foto di Alberto Bruno



Avremmo voluto esserci ma in ogni caso MusicBox omaggia la discesa in Italia dell'immarcescibile PAUL WELLER (in occasione dell'appena concluso Traffic Festival di Torino, 14-17/07/10 in grande spolvero di mod-tradition per la partecipazione oltre che di Weller anche dei gloriosi SPECIALS, principi mod-ska ritornati alla ribalta e della mod-band italiana degli STATUTO) con un bel live-report di Claudio Decastelli, non meramente celebrativo ma obiettivo e sottilmente critico che non scalfisce in ogni caso di un' unghia la potenza e l'efficacia live di Weller.
Un sentitissimo ringraziamento ad Alberto Bruno per avermi permesso di pubblicare le sue belle foto (Pasquale 'Wally' Boffoli)


Seguendo le gesta musicali di PAUL WELLER ormai da tanti anni devo aver finito per quasi idealizzare la sua musica e il suo stile. Quindi piu' che quello che in effetti ha suonato il 15 luglio forse ho come riferimento quello che mi aspettavo che suonasse. E come mi capita non di rado, anche per il concerto di Venaria il confronto tra l'aspettativa e la realta' non e' stato in favore della prima.
Probabilmente nonostante l'ascolto ossessivo di Wake up the nation (suo ultimo lavoro) mi gira in testa piu' il Weller di Stanley Road. In cuore mio mi auguravo che dal vivo i suoni dell'ultimo lavoro potessero mischiarsi con lo stile 'classico', facendo venir fuori un ennesimo 'modern classic'. Invece non mi pare che sia andata a finire cosi'. Anzi man mano che il concerto andava avanti mi sembrava sempre piu' che Weller avesse scelto di deviare, anche live, in modo marcato dal suo passato musicale, appoggiandosi molto per farlo sia su sonorita' che quasi non frequentava prima di Wake up the nation sia su un uso 'estremista' degli strumenti: (un po' tante) tastiere - in un pezzo addirittura 4! - a generare anche rumori e tappeti (e raramente un suono di hammond, tipico invece del suo suono che fu), abbondanza di rumore, riverberi e altri effetti alla Pink Floyd nelle chitarre, atmosfere dilatate e altre un po' psicotiche ...
Mi e' parso che per tirare fuori in relativamente poco tempo - ci sarebbe voluto un concerto piu' lungo per sviluppare una scaletta efficace - quello che dovrebbe essere la sintesi attuale della loro evoluzione musicale, sia lui che la band siano finiti un po' oltre le righe, esasperando i suoni nel tentativo di rendere tutto piu' efficace nel minor tempo possibile.
Quando hanno provato (riuscendoci in pieno) a fare il punto della situazione, e' stato chiaro che invece ci fossero le premesse per una performance piu' completa e articolata: Wild Wood riletta secondo il nuovo corso era decisamente bella, Shout To The Top (Style Council) eseguita invece in modo 'tradizionale' ha reso evidente che la band e' dotata a livello tecnico e di gusto, i pezzi dei Jam, Pretty Green e Start (da Sound Affects) e Strange Town hanno dimostrato che la 'storia' di Weller e' sempre attualissima.
Fast Car/Slow Traffic, Moonshine, Aim High, Pieces of a Dream e parecchi altri dall'ultimo cd sono pezzi formidabili e in concerto hanno un buon impatto fisico ed emotivo. In un'ora e mezza/due di concerto a Weller e band sarebbe stato pero' possibile far saltare fuori altri aspetti della loro attuale condizione musicale. Dover invece chiudere tutto (e senza bis, immagino come si siano sentiti bene la' su palco!!!) in un'oretta potrebbe invece aver fatto prevalere, anche in professionisti di quel calibro, un'ansia da prestazione concertistica che certo non ha aiutato.
Come non ha aiutato me a seguire il concerto l'impressione di un mixaggio un po' confuso e di un'amplificazione esterna un po' sporca.
In ogni caso e' stato un concerto alla fine apprezzabilissimo ed entusiasmante.
Ce ne fossero tutti i giorni di cosi' ...
Claudio Decastelli


foto di ALBERTO BRUNO


La scaletta di PAUL WELLER
“The changingman”
“Push it along”
“From the floorboards up”
“Moonshine”
“Up the dosage”
“Strange town”
“No tears to cry”
“Aim high”
“Shout to the top”
“Trees”
“You do something to me”
“One bright star”
“Pieces of a dream”
“Broken stones”
“Wild wood”
“Pretty green”
“Start!”
“Fast car, slow traffic”
“Come on let’s go”



http://www.paulweller.com/
http://www.trafficfestival.com/

Nessun commento: