lunedì 22 agosto 2011

TAMIKREST: “Toumastin” (2011, Glitterhouse)


Usciva nel 2003 il film documentario "Dal Mali al Mississipi" diretto da Martin Scorsese. Il primo capitolo di una serie di pellicole che ci conducono alla ricerca della nascita di un genere, quello del blues, che rappresenta ormai un imprescindibile pezzo di cultura popolare americana e mondiale. E proprio dal Mali arrivano i Tamikrest a raccontarci sogni e speranze della loro terra. Già negli anni 80 gruppi come quello dei Tinariwen, ancora adesso attivi, hanno tracciato forte e indelebile un legame musicale che va ad incrociare realtà diverse tra loro come quella del blues e la musica tradizionale Tuareg.

La musica dei Tamikrest guarda sicuramente a formazioni come i Tinariwen ma lo fa con uno sguardo più proiettato verso il futuro. "Toumastin" risente molto della difficile situazione socio-politica che vive la popolazione tuareg. Dopo la guerra civile scoppiata tra il 1991 e il 1995 e un lento processo verso la democratizzazione tutt'ora in corso, i Tamikrest decidono di imbracciare le chitarre invece dei fucili. Il risultato è il primo album "Adagh" dello scorso anno e questo "Toumastin" ancor più maturo e curato negli arrangiamenti. Con l'arrivo di internet nel territorio africano molti musicisti locali sono stati inevitabilmente influenzati dalla musica rock occidentale.
In questo nuovo album dei Tamikrest possiamo notare
l' influenza che artisti come Pink Floyd, Bob Marley, Jimi Hendrix hanno avuto sui musicisti africani. Prodotto da Chris Eckman, ex componente dei Walkabouts, "Toumastin" è un disco in bilico tra malinconia e gioia, con la chitarra elettrica vero punto d'incontro tra due diverse culture. Il disco è impreziosito da un ricco libretto contenente foto e tutti i testi in lingua tamasheq tradotti in inglese e francese.
Michele Passavanti

Glitterhouse


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