Formatisi nel 1983 a Seattle erano giusto alla metà della loro carriera, si sarebbero sciolti nel 2000. Non ricordo molto di quella serata, ad ogni modo il Bloom non era pienissimo e c’era una bella atmosfera. La scaletta del concerto fu la seguente:
* Change Has Come (Change has come – EP – 1990 – Sub pop)
* Feathered Fish (cover dei Love)
* Too Far Away (Buzz Factory – LP - 1989 – SST )
* Wish Bringer (Buzz Factory – LP - 1989 – SST )
* Barriers (Other Worlds – EP - 1985 – SST)
* Other Days and Different Planets (Even if and specially when – LP – 1987 – SST)
* Cold Rain (Even if and specially when – LP – 1987 – SST)
* Night Comes Creeping (Invisible Lantern – LP – 1988 – SST)
* Smoketings
* World Painted (Invisible Lantern – LP – 1988 – SST)
* Flower web (Buzz Factory – LP – 1989 – SST)
* Ivy (Invisible Lantern – LP – 1988 – SST)
Dopo il concerto ebbi occasione di discorrere con Mark Lanegan: l’intervista è ancora inedita oggi nel 2011, mai pubblicata. DISTORSIONI è felice di proporvela in esclusiva, in occasione dell’uscita recentissima di “Last Words-The Final Recordings”, che comprende brani inediti incisi dalla band tra il 1998 ed il 1999, poco prima dello scioglimento.
L'intervista a Mark Lanegan
Myriam Bardino: Che ne pensi del concerto di stasera e in generale del pubblico italiano?
Mark Lanegan - Penso sia stato un tipico concerto degli Screaming Treees e che il pubblico italiano sia delizioso. Questa è la nostra seconda volta in Italia. Anche se solo per due giorni è di certo il nostro posto favorito dove suonare perché il pubblico italiano è entusiasta ed è per noi una gioia suonare qui. In America ci sono un sacco di concerti, dobbiamo viaggiare mesi per coprirla tutta. Certe volte il pubblico è entusiasta altre volte no, con il pubblico italiano non sbagli mai e la vostra accoglienza ci rende molto felici.
Myriam: Qual' è la storia degli Screaming Trees? Cosa vi ha spinto a suonare?
Mark - Siamo cresciuti in una piccola città. Eravamo tutti amici e s’è fatto tutto semplicemente.Ci piaceva suonare, abbiamo iniziato a scrivere canzoni e stiamo continuando a farlo anche dopo anni.
Myriam: Vieni da una piccola città vicino a Seattle, Ellensburg. In che proporzioni pensi vi abbia influenzato il vecchio sound di Seattle, penso a bands come Sonics o Kingsmen o le nuove bands come Nirvana?
Mark - Beh a dire il vero, abbiamo appena registrato una canzone sull’album di tributo ai Sonics (“Here aint’ the Sonics: A Tribute to the Sonics" – 1990). Tutti a Washington sono cresciuti con i Sonics. Abbiamo migliaia di dischi, siamo dei grandi ascoltatori di musica, ma non siamo concentrati solo su gruppi della nostra area come Sonics o Wailers: ad esempio ascoltiamo molti compositori degli anni '20 e anche musica da diverse aree e epoche. Anche se e’ vero che per quel che riguarda l’area di Washington ci sono stati dei gruppi notevoli negli anni '60 ma anche negli anni '90. Per esempio, i Nirvana sono uno dei miei gruppi preferiti di tutti i tempi assieme ai Mudhoney.
Myriam: Come componete generalmente le canzoni?
Mark - Il chitarrista (Gary Lee Conner) scrive le canzoni, fa delle cassette, collaboriamo sui testi. Le presentiamo al gruppo, le lavoriamo un po’ e generalmente le registriamo abbastanza in fretta.
Myriam: Avete lavorato con la SST, mi potete parlare della vostra relazione con questa etichetta e anche dei vostri legami con i suoi altri gruppi?
Mark - Abbiamo appena smesso di lavorare per la SST e siamo adesso su Sub Pop, anche se probabilmente il nostro prossimo LP sarà su Epic: ci inizieremo a lavorare quando torniamo a casa, la settimana prossima. Siamo stati bene con la SST ma siamo entrati in un’altra fase. Per quel che riguarda gli altri gruppi della SST, c’erano un sacco di gruppi interessanti con i quali abbiamo avuto l’occasione di lavorare come: Dinosaur Jr, Das Damen e fIREHOSE con i quali abbiamo fatto due tour. La SST era un grande occasione ma adesso abbiamo preso un’altra strada.
Myriam: Mi puoi parlare un po’ di "Buzz Factory"? Come ci avete lavorato?
Mark - Tra il nostro terzo disco “Invisible Lantern” e “Buzz Factory”, abbiamo registrato un doppio album a Los Angeles che non fu mai pubblicato perché non ci piaceva il suono. Dopo il tour con i fIREHOSE, quando siamo ritornati a casa, abbiamo deciso di ridurlo a un solo album. Abbiamo fatto una scelta sul materiale e anche aggiunto qualche nuovo pezzo che avevamo scritto nel frattempo: l’abbiamo registrato molto in fretta, in solo tre giorni. ed e’ diventato uno dei nostri dischi più venduti al momento.
Myriam: Ho una curiosità, com’e’ nato il nome Screaming Trees?
Mark - E’ nato molto stupidamente. Una notte avevo bevuto parecchio e ho iniziato a sparare milioni di nomi uno dietro l’altro. L’indomani mattina mi hanno poi detto che era stato deciso che il nome del gruppo era Screaming Trees ma non me ne ricordavo affatto. A me il nome non piaceva ma agli altri sì, quindi l’abbiamo tenuto.
Myriam: Ti appassiona la letteratura?
Mark - Si, ho letto centinaia di libri: romanzi, poesie. Uno dei miei libri preferiti e’ “Viaggio al termine della notte” di Celine, che ha un umore abbastanza pessimistico, e anche “Tropico del Cancro” di Henry Miller. Mi piace molto la poesia, soprattutto Rimbaud.
Non conosco molto gli autori italiani.
Myriam: Tornando alla musica, ci sono dei gruppi che ti piacciono in questo momento?
Mark - Il mio gruppo preferito al momento e’ senza dubbio American Music Club di San Francisco, ma mi piacciono anche i Thin White Rope e ovviamente mi piacciono molto i Nirvana che sono anche amici. Tra l’altro ho un 'solo' album che sta per uscire in Aprile su Sub Pop in con Chris e Kurt dei Nirvana che suonano in alcuni dei pezzi.
Myriam: I progetti con gli Screaming Trees?
Mark - Beh come ho detto prima, registreremo questo disco probabilmente con la Epic. Faremo delle prove, registreremo e poi partiremo in tour; forse ritorneremo qui l’anno prossimo, la prossima primavera, spero prima ma sarà un periodo un po’ non-stop.
Gli Screaming Trees avrebbero poi continuato a segnare indelebilmente gli anni '90 con opere come "Uncle Anesthesia" (1991, Epic), "Sweet Oblivion (1992, Epic), , "Dust" (1997, Epic).
A livello visivo si consiglia il DVD del 1996 "SCREAMING TREES feat. JOSH HOMME - LIVE AT ROCKPALAST"
Myriam Bardino
Fotografie 4 e 6 (dall'alto verso il basso)
live at Bloom, Mezzago, 10 marzo 1990
di Myriam Bardino
Screaming Trees Discografia completa con progetti collaterali e apparizioni
Screaming Trees live:
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