sabato 29 ottobre 2011

RYAN ADAMS: “Ashes & Fire” (release date: 11 ottobre 2011, PAX-AM/Columbia Records)

# Consigliato da DISTORSIONI

Tredicesimo album per il songwriter Ryan Adams, di Jacksonville, Florida, divenuto alla fine del primo decennio 2000 una piccola leggenda nel panorama folk-rock americano, grazie ad una dozzina di ottimi album: in “Ashes & Fire” non compaiono The Cardinals, la band che Adams sciolse nel 2009, ma che lo ha affiancato nel precedente doppio album del 2010 III/IV , molto virato sul rock. Nelle 11 ‘caramelle’ folk-rock di “Ashes & Fire”

TROPICS: "Parodia Flare" (release date: 19 settembre 2011, Planet Mu, Goodfellas)

Nulla che lasci abbagliati in questo sottobosco pop. Piuttosto un chiarore, una luce filtrata dai numerosi cristalli contenuti nel caleidoscopio sonoro di questo "Parodia Flare". Tale è la sensazione, tra l'altro suggerita anche dalla copertina, che ho avvertito dopo un primo ascolto del debutto discografico di Tropics, creatura del polistrumentista britannico Chris Ward. Se non fosse che l'album mi ha lasciato qualcosa appiccicato addosso. Una sorta di melassa che si scoglie, però, ad un nuovo ascolto.

LIVE REPORT - "Teho Teardo e Martina Bertoni” (15 Settembre 2011, London, "Synecdoche Vedute", Istituto Italiano di Cultura)

L’Istituto Italiano di Cultura di Londra e’ uno di quei posti dove ti senti ripiombato in un’Italia conservatrice e stantia. Tutti i movimenti e le conversazioni casuali diventano noiosamente formali e si respira quell’aria di pesantezza e di indottrinamento culturale che appartiene solo a una certa élite di privilegiati, solitamente una classe alto borghese, più interessata all’apparire in certi eventi che non ad apprezzarli genuinamente nell’anonimato. E’ stato con grande sorpresa quindi che ci e’ giunta notizia del concerto di Teho Teardo in questo luogo.

THE JAYHAWKS: “Mockingbird Time” (release date: 20 settembre 2011, Decca)

# Consigliato da DISTORSIONI

Volendo trovare un titolo alternativo a questo album si potrebbe intitolarlo ”Allora, dove eravamo rimasti?!”. Infatti in “Mockingbird time” la band si ripresenta al completo, dopo la dipartita nel 1995(e rientro parziale nel 2008) di Mark Olson, impegnato a seguire la sua vicenda artistico/sentimentale con la cantautrice Victoria Williams, ritrovandosi con Gary Louris(voce e chitarra elettrica), con Marc Perlman al basso, Karen Grotberg alle tastiere

venerdì 28 ottobre 2011

TOM WAITS: “Bad As Me” (release date: 25 ottobre 2011, Anti Records)

# Vivamente consigliato da DISTORSIONI

Se c’é un artista che sfugge alla legge della transitorietà e della relatività creativa quello è Tom Waits: difficile trovare uno dei suoi sedici album in studio in 38 anni di carriera che abbiano deluso, ma neanche mediocri, ed è un bel record. Forse è la stabilità che nel corso degli anni gli ha dato la compagna /collaboratrice Kathleen Brennan, forse la verità è che il lupo mannaro di Pomona non si è mai fatto distrarre

PSYCHIC ILLS: “Hazed Dream” (release date: 18 ottobre 2011, Sacred Bones)

# Consigliato da DISTORSIONI

Probabilmente mossi da qualche rimorso per il metodo imposto, con il quale avevano infierito negli scorsi episodi, a base di un hypno-trance piuttosto intensivo, (quando non invasivo come nell’ep di remixes dell’anno scorso “Frkwys Vol. 4: Psychic Ills” che vedeva il contributo Juan Atkins, padre della 
scuola techno detroitiana, Gibby Haynes dei Butthole Surfers e Hans-Joachim Irmler dei Faust)

giovedì 27 ottobre 2011

MAGAZINE: “No Thyself” (24 Ottobre 2011, Wire-Sound)

# Consigliato da DISTORSIONI

In atmosfera da ‘retromania’ galoppante, tra un’ostinato ‘new wave’ U.K. revival e bands ultra-stagionate che si riuniscono (come gli Ultravox) ed annunciano nuovi album in preparazione, anche il carissimo Howard Devoto ha pensato bene di far rivivere la gloriosa sigla Magazine, una di quelle bands che diedero davvero senso ad etichette abusate come post punk e new wave, incidendo tra il 1978

ELEANOR FRIEDBERGER: "Last Summer" (release date: 12 luglio 2011, Merge)

Eleanor Friedberger forma col fratello Matthew gli splendidi The Fiery Furnaces da Oak Park, Illinois ed insieme dall'inizio del secolo ci hanno regalato nove interessanti albums "Blueberry Boat"(2004) e "Bitter Tea"(2006) su tutti: adesso invece sono in una irrefrenabile crisi creativa ben testimoniata dagli ultimi deboli episodi, l'ultimo "I'm going away" di due anni fa lo testimonia molto bene. Questa temporanea separazione dall'amato fratellino appare quindi come un tentativo di dimostrare al mondo

TANGLED THOUGHTS OF LEAVING: “Deaden the Fields” (Release Date: 15 Luglio 2011, Firestarter Music)

# Consigliato da DISTORSIONI

Tangled Thoughts of Leaving è una band australiana che esordisce con il primo full-lenght “Deaden the Fields”, a tre anni di distanza dal precedente EP “Tiny Fragments” (2008). La musica dei Tangled Thoughts of Leaving si sviluppa attraverso strutture sonore complesse basate su un impianto jazz dal quale derivano trame rock e sperimentazioni progressive. La prima parte dell’album presenta una struttura free con brani decisamente tecnici

TRE SINGOLI DIRTY WATER REC.: THEE VICARS, KING SALAMI & THE CUMBERLAND 3, BEAT SEEKING MISSILES (Release date: 24 ottobre 2011, Dirty Water Records)

# Consigliati da Distorsioni

Thee Vicars: Every Day/Don’t Wanna Be Free
La Dirty Water Records è sempre una garanzia per gli amanti del garage rock. L’etichetta inglese licenzia tre nuovi singoli di altrettante band votate al dio del fuzz. Si comincia con Thee Vicars, che sparano il loro garage rock di marca vagamente Black Lips, almeno per quanto riguarda il lato A del dischetto, Every Day,

martedì 25 ottobre 2011

JOHN CALE: il cavaliere alchemico

Il sessantanovenne John Cale, protagonista di molteplici vicende della musica contemporanea, templare da sempre custode di arte di sublime qualità, non demorde: il 19 settembre 2011 ha fatto uscire per Double Six Records/Domino “Extra Playful”, un mini album di cinque brani molto interessanti: Catastrofuk, Whaddya mean by that?, Hey Ray, Pile a l'heure, Perfection. Si parla anche di un suo nuovo album per il 2012 che sarà rilasciato sempre per la Domino.

lunedì 24 ottobre 2011

JESUS LIZARD: “Club” (release date: 23 Agosto 2011, Chunklet, 2xLP/DVD)

# Iperconsigliato da DISTORSIONI

Avevo 15 anni, un mio amico più grande mi aveva prestato un cd dei Jesus Lizard, era “Goat” se ricordo bene, dopo aver ascoltato un paio di pezzi pensai subito “Cazzo, quanto devono spaccare dal vivo questi qui!”. Era il 1999, i Jesus Lizard si erano appena sciolti, continuai a collezionare tutti i loro Lp sperando che prima o poi sarebbe arrivato il giorno in cui finalmente avrei assistito dal vivo ad un loro concerto.

THE WATERBOYS: “An appointment with Mr Yeats” (release date 19 settembre 2011, Puck records/Proper)

# Consigliato da DISTORSIONI

Un amore di gioventù, i Waterboys, tornano con un lavoro con cui flirtavano da anni: un disco in cui mettono in musica le poesie di Yeats, sommo poeta irlandese. La delusione è in agguato e il disco non parte bene, l'iniziale The hosting of the shee è un tarantellone roboante, ridondante di fiati, che rimanda alle pagine meno ispirate del combat rock anni '80.

PIETRE MILIARI - JOHN COLTRANE: "Kulu Sé Mama" (recording date: Jun 16, 1965 - Oct 14, 1965) (1965, Impulse!)

Le sessioni di registrazione: ottobre 1965

Il 1965 è stato per Coltrane uno degli anni cruciali. La sua arte in continua evoluzione è stata sempre in grado di percorrere strade differenti e tortuose, ma proprio da quest'anno in poi la sua discografia diviene più ostica per l'audience che poco ha digerito i lavori di altri pionieri come Ornette Coleman e Eric Dolphy. Ed è proprio da quest'anno che lo storico quartetto cessa l'attività. Coltrane infatti si apre a nuovi sodalizi artistici che possano portare nuova linfa al percorso intrapreso. "Kulu Sé Mama" riascoltato oggi suona come un grande gioiello e ci restituisce un documento importante della ricerca musicale e spirituale di Trane. L'album esce postumo (in vinile) nel 1967 e raccoglie delle registrazioni effettuate nel 1965 in due momenti differenti. Il brano Kulu Sé Mama (o Juno Sé Mama), che viene registrato nell' ottobre, rappresenta un momento unico per Coltrane: la sua incessante ricerca di un suono assoluto che lo porti ad una comunione divina lo riconduce necessariamente nel grembo materno, nel mistero della creazione: in Africa. La presenza del cantante e percussionista Juno Lewis è decisiva: è lui a cantare in afro-creolo il poema rituale dedicato, non a caso, alla madre e a portare nel brano le suggestioni ricavate dall' utilizzo delle percussioni ad acqua. Pur dedicando molti anni alla ricerca e allo studio delle musiche africane (vedi "Africa" e "Afro Blue", tra gli altri), Coltrane, abbracciando il free, abbandona molti dei formalismi utilizzati in precedenza. Il risultato sembra essere una predominanza della natura primordiale all'origine dell'arte umana che, emulativa, muove i primi passi proprio imitando i suoni circostanti. Oltre a Lewis, a fare la differenza in questo senso è anche Pharoah Sanders ed il suo stile per così dire "selvaggio", che contribuisce in maniera sostanziale alla descrizione della giungla nella quale ci siamo inoltrati. Sembra essere lo stesso Coltrane ad esplorare questa giungla evocata dal brano per cercare quella comunione suprema e contemporaneamente per ritrovare il suo "io" africano ancestrale. Non sembri esagerato, in questo senso, il paragone con il capolavoro "Expression" del 1967. Rimane d'obbligo segnalare lo splendido fraseggio pianistico di McCoy Tyner, ulteriore ed essenziale tratto distintivo di Kulu Sé Mama.

Giugno 1965
Facciamo ora un passo indietro, fino al giugno dello stesso anno; la bellissima Welcome, dal carattere modale, è uno degli ultimi lavori dello storico quartetto e prosegue sulla strada tracciata da "Crescent", "A Love Supreme" e "Song of Praise", mentre Vigil, interplay serrato tra sax e batteria, è un' anticipazione di "Interstellar Space", album registrato nel 1966 assieme a Rashied Alì ma pubblicato nel 1967. Oltre alla versione in CD con la stessa tracklist del vinile, la Impulse! (che nel frattempo è stata assorbita dalla Universal) ha pubblicato nel 2000 una versione con tre tracce in più: si tratta di Selflessness e due takes diverse di Dusk Dawn. Selflessness, proveniente dalle stesse sessioni che hanno dato vita a Kulu Se Mama, si può collocare tra questa ed Ascension (giugno dello stesso anno). Personalmente la reputo una delle migliori prove free di Coltrane del 1965, assieme proprio a Kulu Se Mama e Meditations. Il brano in questione era precedentemente uscito in vinile ("Selflessness", appunto) assieme ad una formidabile My Favourite Things e I Want To Talk About You, entrambe registrate dal vivo a Newport nel 1963 dal quartetto (con Roy Haynes al posto di Elvin Jones).
Dusk Dawn è ancora opera del quartetto. Pur essendo davvero un ottimo brano, per poterne godere realmente andrebbe ascoltato separatamente dal resto del disco col quale si ha la sensazione di stridente contrasto, vuoi per l'atmosfera urbana dalla quale è permeato, vuoi per l'impressione che si ha di essere davanti al Coltrane del biennio 1961-1963, se non fosse per la lunga parte di solo contrabbasso di Jimmy Garrison situata oltre la metà del brano. Non è né la prima né l'ultima volta che al contrabbassista viene lasciato tutto questo spazio. Garrison è anche il musicista con il quale Coltrane ha suonato per più tempo, essendo l'unico "sopravvissuto" del quartetto. Dusk Dawn è stato inserito anche in un altro disco postumo che raccoglie alcune tra le ultime registrazioni del quartetto avvenute sempre nel 1965, ovvero "Living Space". A questo punto alcune domande su quale sia il criterio con il quale la Impulse! ha pubblicato il materiale di Coltrane viene da farsele. Perchè, oltre a mettere assieme registrazioni di anni diversi oppure dello stesso anno ma con differenti formazioni e differenti intenzioni, come se non bastasse, il brano Kulu Sé Mama appare anche su "The Major Works Of John Coltrane" (che non è un "meglio di" come il titolo suggerisce) assieme a Selflessness (e tre!), Om e due versioni di Ascension. Chiusa la parentesi polemica, rimane imprescindibile un dato di fatto: le opere di John Coltrane sono destinate a rimanere immortali e "supreme".

Aldo De Sanctis

Line-Up:
John Coltrane - sax tenore
Jimmy Garrison - contrabbasso
McCoy Tyner - piano
Elvin Jones - batteria
Pharoah Sanders - sax tenore e percussioni (solo su Kulu Sé Mama e Selflessness)
Donald Rafael Garrett - contrabbasso (solo su Kulu Sé Mama e Selflessness)
Frank Butler - batteria (solo su Kulu Sé Mama e Selflessness)
Juno Lewis - voce e percussioni (solo su Kulu Sé Mama e Selflessness)

Tracklist (edizione Impulse! 2000):
01 Kulu Sé Mama
02 Welcome
03 Vigil
04 Selflessness
05 Dusk Dawn
06 Dusk Dawn (alt. vers.)

Kulu Sè Mama



domenica 23 ottobre 2011

BRIAN WILSON: “In The Key Of Disney” (release date 25 ottobre 2011, Walt Disney)

# Vivamente consigliato da DISTORSIONI

Scrive John Bush in allmusic.com: "Questo tributo di Brian Wilson alle musiche e colonne sonore tratte dai film di Walt Disney, che compiono ormai 75 anni, è più naturale di quello fatto a George Gershwin nel 2010, se si pensa che Wilson è cresciuto a pochi minuti da Disneyland, e che come ogni ragazzo degli anni 50 avrà probabilmente memorizzato motivi sempreverdi come Whistle While You Work dal cartone disneyano Biancaneve,

VV.AA.: “To What Strange Place - The Music of the Ottoman-American Diaspora, 1916-1929” (Release Date: 22 Luglio 2011, Tompkins Square)

# Consigliato da DISTORSIONI

C'è un tizio negli Stati Uniti, precisamente a Baltimora, si chiama Ian Nagoski. Nella sua città, il tizio possiede un negozio di dischi, ma in particolare si occupa di recuperare vinili a 78 giri del periodo tra la Grande Guerra e la Grande Depressione, da fondi di magazzini, condomini abbandonati e cantine dimenticate, con particolare interesse per la musica proveniente dalla massa di migranti che,

LIVE REPORT - "PETER MURPHY" (8 ottobre 2011, Siddharta, Prato)

C'era molta attesa per questa mini-tourneè italiana del frontman dei Bauhaus Peter Murphy, soprattutto dopo l'uscita dell'ultimo "Ninth" che lo ha riproposto ad alti livelli dopo le deludenti parentesi elettroniche dei dischi precedenti. Purtroppo tale attesa non è stata ricambiata in quanto nella prima data, il 6 ottobre a Roncade a metà della sua esibizione Murphy ha allontanato per misteriosi motivi il bassista Jeff Schartoff terminando il concerto senza di lui. Stesso copione il giorno dopo a Roma,