Due spettri si aggirano nel mondo della musica italiana: uno è quello di Fabrizio De Andrè, personaggio grandissimo e amatissimo, che sicuramente sarebbe il primo a non gradire la beatificazione che ne è stata fatta post mortem. L'altro è quello dei Baustelle, gruppo che può piacere o no, ma ha dato vita a innumerevoli tentativi di imitazione. Queste sono le coordinate in cui si muovono Piet Mondrian, duo composto durante la registrazione del disco da Michele Baldini e Caterina Polidori, che in seguito ha abbandonato il progetto. “Purgatorio”, secondo disco del duo, è un concept ispirato ai sette peccati capitali, ovviamente in rapporto con l'Italia di oggi. L'album a tema era tipico del rock italiano anni '70, ma all'epoca i gruppi univano alla ricerca di tematiche molto complesse un'esecuzione ipertecnica; qui invece la musica è assolutamente minimale. Un'opera ambiziosa ma ancora molto acerba e alla lunga piuttosto monotona.
Alfredo Sgarlato
Piet Mondrian
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