# Consigliato da DISTORSIONI
Vinile rosso ed etichetta ispirata alla grafica delle etichette Atlantic: già mi piace. Perché un conto è scoparsi una bella fica, anzi due. Ma un conto è scoparsi una-bella-fica-anzi-due vestita come si deve. E chi se ne frega se quella u-b-f-a-d non ha più venti anni. Su un palco si muove ancora come si deve e sul piatto del tuo giradischi fa ancora la sua porchissima figura, alla faccia di tante facilotte puttanelle da classi-fica.
Quel palco, questo palco, è quello della Royal Festival Hall di Londra, nel complesso del Southbank Centre. Là dentro ogni anno qualche artista prende le redini del Meltdown Festival e ne caratterizza il cartellone.
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Il 24 Giugno del 2008 su quel palco salgono
Primal Scream ed
MC 5, chiamati dai Massive Attack ad essere l’ attrazione di quel lungo pomeriggio, prima separatamente e poi fusi assieme in una super-band chiamata a sparare sul pubblico cinque classici del loro repertorio. Sono in undici: Bobby Gillespie, Michael Davis, Martin Duffy, Dennis Thompson, Darrin Mooney, Adam Pearson, Mani, Wayne Kramer, Barrie Cadogan, William Duval e Andrew Innes ma alla fine, per l’esecuzione di
Black To Comm, diventano addirittura quattordici
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con
l’aggiunta di Jason Pierce, Mel Draisey e il leggendario John Sinclair. Al tavolo dell’Ultima Cena erano in tredici. Qui si esagera. Sono due cantanti, due batteristi, due bassisti, quattro chitarristi, una violinista, un sassofonista, un pianista e un avvocato del diavolo che si appropriano della folla. La Easy Action mette sul mercato per tutti tre DVD che raccontano per immagini i tre momenti di quella serata e per me che non mi piace vedere i vecchietti pelati che giocano a fare i capelloni, un vinile che invece immortala esclusivamente il set comune:
I can only give you everything, Movin’ on up, Skull X, Rocket Reducer No. 62 e una lunga devastante versione di
Black to Comm che occupa l’ intera facciata B. La copertina è la medesima per tutti e quattro i supporti: un vecchio schizzo di Michael Davis del 1967 e medesima la dedica a Fred Smith e Rob Tyner che avrebbero potuto esserci ma il destino ha voluto non ci fossero. Forse Carlton Sandercock esagera quando scrive sulle note di copertina che quello che abbiamo in mano è un pezzo di storia. Forse la storia stessa, quella musicale perlomeno, non esiste più. Forse è già stata tutta scritta e
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noi ci limitiamo a rileggerla, come fosse una vecchia agenda di appuntamenti passati. Alcuni adempiuti, alcuni disattesi, alcuni soltanto desiderati.Voi c’eravate all’ appuntamento con gli MC 5 al crepuscolo degli anni Sessanta? E a quello coi Primal Scream all’alba degli anni Novanta? E adesso che vengono a ricordarvelo, farete finta di avere già un impegno? Una cena di lavoro? Una serata con gli amici? Una triste partita di calcetto? Una fiction imperdibile sul vostro schermo a 86 pollici e mezzo? Una visita a un parente malato? Riordinate il vostro calendario e trovate un po’ di spazio per far saltare le casse dello stereo, vista che è l’unica rivoluzione che vi è stata concessa.
Franco "Lys" Dimauro
Easy Action
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