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In una tiepida serata di inizio autunno a Milano, in un locale della periferia, il Lo-Fi, il concerto di una band che mi riporta ad anni giovanili, fine anni 70: l’esplosione del punk ed il culto della trasgressione nel rock, suonano
Eddie & The Hot Rods, storici esponenti di quel pub rock operaio e stradaiolo che a quel tempo ci ha fatto vivere sereni e gioiosi momenti di sballo alcoolico (nei miei ricordi un indimenticabile concerto milanese dei Dr.Feelgood circa 1979/80), con i suoi suoni diretti, sporchi e senza fronzoli.
La band dopo varie vicissitudini negli anni 80 e 90, è stata rimessa assieme nel 2005 e da lì ha iniziato una nuova stagione di concerti live. In un locale moderno e dotato di una buona acustica, con un pubblico eterogeneo fatto di anziani rockers un po’ imbolsiti come il sottoscritto, giovani di
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belle speranze e qualche post punk con cresta annessa, si attende lungamente l’inizio del concerto, fuori dal locale vedo la band inglese ritornata al Lo-Fi dopo la cena consumata in qualche ristorante della zona, e riconosco subito il suo leader, il mitico vocalist
Barry Masters, con un braccio ingessato e con una faccia british tipicamente cockney solcata da profonde rughe, segno di una vita vissuta intensamente. Come opener una band nostrana, The Crooks, che ci aggredisce con un metal punk spacca timpani, chiodo d’ordinanza, facce truci e una discreta tecnica, ma francamente la loro musica non riesce a coinvolgermi.
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Dopo una pausa tecnica di una decina di minuti, arrivano gli Hot Rods e subito attaccano con il loro sound scatenato e travolgente, il pubblico che nel frattempo è diventato abbastanza numeroso è preso da un sussulto e comincia a saltellare a ritmo delle loro songs:
Teenage Depression, The Kids Are Allright, Shake dal loro primo lp del 1976 (
“Teenage Depression”), poi
Quit Is Town,
Life On The Line e l'inno generazionale punk-pub
Do anything you wanna do da
"Life on the line" del 1977. Alcuni dei brani li riconosco al volo, frammisti ad altri più recenti a me sconosciuti, riconosco la cover di
Hard Drivin' Man della J.Geils Band, selvaggia come l’ho ascoltata poche volte, pub rock sempre ad alto tasso di energia. La ritmica pompa di brutto e i riff dei due chitarristi (Richard Holgart e Chris Taylor) non fanno prigionieri;
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Masters nonostante l’handicap del braccio rotto
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e una evidente sofferenza ci dà dentro alla grande, salta come un grillo e dà fondo a tutte le energie aiutato da abbondanti dosi di birra.
Pubblico entusiasta e dopo un ora e mezza di puro rock n’ roll un bis richiesto a gran voce dall’audience e concesso con evidente soddisfazione dagli Hot Rods: un selvaggio medley,
Gloria/Born To Be Wild che fa saltare tutto per aria e mi provoca un rialzo di pressione, un accenno di pogata da parte di qualche truce pelato imbevuto di birra e un finale travolgente con tutti
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a stringere le mani a questi onesti protagonisti di una musica semplice, sincera e piena di energia, gente che suona da una vita sugli stages di mezzo mondo e non se la tira per niente; se vi capita che vengano a suonare dalle vostre parti non perdete l’occasione di ascoltarli, Eddie and The Hot Rods vi faranno passare un paio d’ore in allegria, senza pensare alla crisi, alla disoccupazione e alle varie negatività dell’Italietta triste del XXI secolo.
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Guido Sfondrini
Foto di Fausto PortaEddie & The Hot Rods Official SiteEddie & The Hot Rods Discography:
# Consigliato da DISTORSIONI Studio album
# Live at Marquee EP (96 Tears, Get Out of Denver and Gloria /(I Can't Get No) Satisfaction (1976)
# Teenage Depression (1976), Island – UK #43
# Life on the Line (1977), Island – UK #27 • Thriller (1979), Island – UK #50• Fish 'N' Chips (1981), EMI• Gasoline Days (1992), Creative Man• Better Late than Never (2005), Voiceprint• Been There, Done That... (2006), Voiceprint Live album
• One Story Town (1985), Waterfront
# BBC Radio 1 Live in Concert (1994), Windsong• Live at the Paradiso (1998), Pub• Get Your Rocks Off (2002), Jungle Compilation and session
• Rods (1977) Promo (Live & Out-takes)• Curse Of The Hot Rods aka 1979 Freerange Studio – Covent Garden sessions (1992), Street Link# Live and Rare (1993), Receiver • Ties that Bind (1994), Dojo
• The End of the Beginning – the Best of Eddie & the Hot Rods (1994), Island• Get Your Balls Off (1996), Skydog• Doing Anything They Wanna Do... (1996), Anagram• Do Anything You Wanna Do (2000), Spectrum# The Singles Collection (2009), Captain Oi!
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