# Vivamente consigliato da DISTORSIONIQuando John Doe incise il suo primo album solista, “Meet John Doe” (1990) il suo gruppo madre, i leggendari punkers losangeleni X, incidevano e suonavano, nonostante le cose migliori rilasciate risalissero ormai ai primi anni ’80. Si esibiscono ancor oggi, anche se - vengo a sapere - sfortunatamente, e me ne rincresce molto, all’altra anima degli X, la magnifica Exene Cervenka, nel 2009 hanno diagnosticato la sclerosi multipla. John Doe nel corso di un ventennio ha inciso una serie di a volte ottimi dischi, andando ad esplorare scrupolosamente il macrocosmo dell’ ‘americana’, ma non scordando mai le sue radici di grande rocker. Il suo nono disco solista, significativamente intitolato “Keeper” rievoca, sempre con grandissima personalità, atmosfere country (Sweetheart), blues (la bellissima e suadente
Cindy Wasserman, Smokey Hormel, Jill Sobule (con lui nella foto). Non ci crederete, alcuni episodi ci riportano addirittura indietro alla grinta rock dei leggendari, indimenticabili duetti negli X con Exene Cervenka (Jump Into My Arms, Handsome Devil) con, ciliegina sulla torta, il ripescaggio di Painting The Town Blue, un brano degli X, diviso nella firma sempre con Exene, contenuto in “More Fun In The New World” (1983). John Doe, uno dei più grandi artisti americani oggi in circolazione: snobbarlo vi priverebbe di una bella parte di paradiso.Wally Boffoli
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