Area International Popular Group è la sigla che la gloriosa formazione si porta dietro da 40 anni, anche il 25 luglio 2011 nello splendido scenario dell'Anfiteatro delle Cascine a Firenze, una location simile all'arena pinkfloydiana di Pompei sia pure in piccolo. Due i superstiti del nucleo originale, Patrizio Fariselli e Paolo Tofani, più Ares Tavolazzi che entrò a far parte del nucleo solo dal secondo album, sostituendo Patrick Dijvas (tentato dalle sirene di successo della PFM) e infine il bravo batterista pratese Walter Paoli, al posto di Giulio Capiozzo, a completare l'attuale formazione.
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Il pubblico presente, non numerosissimo a dire la verità, era disugualmente composto da nostalgici Compagni dei gloriosi anni ‘70 della protesta studentesca e da giovani aficionados che magari li hanno conosciuti solo grazie ad internet, una parola ed un pianeta totalmente sconosciuto all'epoca. Il gruppo ha riproposto:
Arbeit Macht Frei e
Luglio, Agosto, Settembre (nero) da
“Arbeit Macht Frei” (1973),
Cometa rossa da
“Caution Radiation Area” (1974),
La mela di Odessa, Nervi scoperti, Gioia e rivoluzione, cantata da Paolo Tofani,
Implosion da
“Crac” (1975),
Gerontocrazia
da
“Maudits” (1976), non in questo ordine. La prima cosa che appare lampante è che è sparita completamente la connotazione politica, asse portante dei loro happening/concerti - solo un breve accenno di Fariselli al fascismo di ieri ed a quello di oggi, con Patrizio che ci ricorda che
"per sconfiggere quello attuale non siamo ancora preparati" - per il resto i quattro hanno badato solo ad eseguire i brani che il pubblico voleva ascoltare, con la massima professionalità possibile, caratteristica mai latente nei loro show. Abbiamo ascoltato per un'ora e mezza grandissime esecuzioni dei classici
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del passato: dopo quasi 40 anni la tecnica incomparabile di Fariselli è davvero in grande spolvero al pianoforte; di Tofani mi ha fatto un certo effetto vedere la sua magica chitarra collegata a un modernissimo Mac al posto degli storici synth VCS3: e Tavolazzi fa ancora la differenza, mai una nota fuori posto, esecuzioni da brividi, anche se il fantasma di Demetrio Stratos aleggiava pesantissimo nell'arena delle Cascine di Firenze.
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L'assenza della voce del leggendario cantante greco si è fatta sentire, non vi erano dubbi al riguardo, in brani come
Gioia e Rivoluzione, La Mela di Odessa, Cometa Rossa e altri: era come se la band eseguisse un nuovo pezzo, una nuova composizione, sia pure di squisita fattura; del resto l'affiatamento è ancora quello dei tempi d'oro, battute e sketch sul palco non sono mancate, solo che adesso la maturità dei 60 e passa anni dei tre stride con l'irruenza giovanile che avevano nei leggendari ‘70 della protesta. Una figura come quella di Gianni Sassi, il fondatore della Cramps nel lontano 1970 e deus
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ex machina del progetto AREA, praticamente un vero e proprio sesto componente, non nasce tutti i giorni: la sua presenza insieme a quella di Stratos è stata determinante per la nascita e lo sviluppo dell'intero progetto, sia politicamente che come curatore dell'immagine, nonché organizzatore delle serate e dei vari happening sonori nei burrascosi anni settanta.
"La questione politica, l'aderenza ai problemi della realtà, la battaglia contro la repressione e il sistema è stato un nodo troppo importante per comprendere l'esperienza della Cramps e degli AREA stessi",
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parole queste del bravo Domenico Coduto recente autore del bel volume sul gruppo
"Il libro degli Area". Paolo Tofani mi ha confessato a fine concerto che sarà molto difficile ascoltare un nuovo disco a nome AREA perlomeno in studio,
"risulta al momento complicato comporre pezzi nuovi da eseguire insieme, provare etc" , molto più facile penso io sarà pubblicare un live della tournée di questo ottimo Reunion Tour, del resto il prolungato applauso a fine show si è protratto per quasi 5 minuti ed ha confermato
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l'amore e l'attenzione del pubblico italiano per proposte come la loro. Concludendo, per sigillare la splendida serata e questo rendez-vous che ha fatto tanto parlare, citerei le parole dello stesso Tofani alla fine:
“Siamo tornati insieme per divertirci e vi confesso, ci stiamo divertendo tantissimo!"
Ricardo Martillos
Foto di Valentina Loretelli
La Mela di Odessa - live in Modena 07/04/2011
AREA Reunion - gioia e rivoluzione @ la casa delle musiche, bari, 17/12/2010
Area reunion San Lazzaro - Luglio, agosto, settembre (nero)
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