![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyxISYutzNc_3AHMPOjR7THDe_2l8FkoynTnaADuXGzI5CIqYJfpoZBg7RCTnGihqLLwfJXhYv2olrqGfdbsX5D-TXikt83KSTw-BNm-KF6FPRAXJCxUsSnBPwTMP6MP_gxSGcVw/s200/Josh+pearson+folderfk.jpg)
Dopo questa prova quasi spaventato da tanta attenzione mediatica ma non solo, Pearson misteriosamente decideva che era 'troppo' essere il nuovo eroe del folk-rock indie e sciolto il gruppo si ritirava come un eremita , dando ogni tanto concerti qua e là come documentato dal semi-legale "To Hull a Back" (2005), un cd distribuito
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmj11wLi68EkAe51xvQ3vgSoWb4j8XO0bJ1rHU4wPuEnGfWPvoLHFEy8DiHL_cuBahYH8alqNMrfY-BYw9xvTDXJ0nRf8OPIdg4WRYhVkEqlGcdVXzLkgEVrE6cXh8WonaA3T5wg/s320/Josh-T-Pearson-Last-of-the-Country-Gentlemen.jpg)
Il country del titolo non inganni, di musica simile qui dentro non ne troverete di sicuro, piuttosto siamo dalle parti più intimiste di altri loner dell'indie folk lo-fi, mi vengono in mente William Fitzsimmons e Bill Callahan, con testi che parlano delle pene interiori di Pearson piuttosto che di argomenti biblici e apocalittici come il disco di 10 anni addietro.
La voce di Josh può ricordare a momenti quella del compianto Jeff Buckley, nei suoi momenti più lenti e riflessivi, ma qui la dilatazione delle songs porta a dei veri interminabili mantra per sola voce e chitarra, basti pensare che "L.O.T.C.G." si compone di sole 7 canzoni ma con un timing complessivo che sfiora l'ora di ascolto e con 4 brani oltre i 10 minuti di durata.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmUctg6SovWCxgiE_ZthlZE_XmnRZvbwMtBxMm4EcdAWjJjyDCdbqC0opT6tIa79rSBt_Ja3F-eQqi_wbF96PTt4iJe4aCbZporlTh2zdTT8tanxE7qjUyy3r6jf7uu61OIZ3cfg/s400/josh.jpg)
Le rimanenti tracce, l'iniziale breve Thou art loosed e la conclusiva Drive her out sono altrettante magiche e misteriose, e fanno di "Last Of The Country Gentlemen" un disco da conoscere ad ogni costo,
un' opera che va assimilata lentamente e dopo diversi ascolti, sperando che il nostro non ci faccia aspettare altri 10 anni per concedere la replica; per il momento mettete le mani su questo, potrebbe essere ricordato a posteriori come l'"Astral Weeks" o il "Grace" di questo decennio, anche se probabilmente sto esagerando.
Ricardo Martillos
Josh T. PearsonMute Records
2 commenti:
se vi può interessare la traduzione integrale del disco la potete trovare qui:
ttp://indietranslations.com/2011/09/22/josh-t-pearson-last-of-the-country-gentlemen-traduzione-integrale/
Ricardo Martillos says:
ok grazie della segnalazione ..magari la prossima volta fatti riconoscere, invece di lasciare Anonimo, di solito non rispondiamo di commenti non firmati, è una (giusta) impostazione del blog, scusaci, non ce ne volere.
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