martedì 8 febbraio 2011

WILD PALMS – “Until Spring” (2011, One Little Indian/Goodfellas)


Siamo alle solite. Ancora revival anni '80!?
Ancora una volta un disco che si rifà alle sonorità della vecchia amata new wave. Qualcuno si emozionerà ascoltando l'intero disco e qualcuno forse arriverà a stento alla quarta traccia. Il disco in questione è "Until Spring" di Wild Palms, l'ennesimo esordio discografico di una delle tante formazioni inglesi nate negli ultimi anni. La band si compone di quattro elementi: Lou Hill, Darrell Hawkins, Bobby Krilic e Gareth Jones. I più attenti avranno già notato il nome di quest'ultimo. Gareth Jones è anche il produttore della band e in passato ha lavorato e prodotto album per i Grizzly Bear, Depeche Mode, These New Puritans, John Foxx e Wire. Non è l'ultimo arrivato insomma.
Il fatto che poi sia uno dei componenti della band gioca a vantaggio dei Wild Palms.

"Until Spring" è un album godibile, sospeso tra un post-punk abbastanza patinato e un pop romantico dove la strumentazione dei quattro musicisti si fonde in un tutt'uno formando una sorta di muro del suono. La batteria di James Parish picchia duro in Caretaker, To The Lighthouse e per quasi l'intero album. La chitarra di Darrell Hawkins s’impone all’attenzione in brani come Draw In Light, Pale Fire, The (Never-Ceasing-Ever-Increasing) Cavalcade.
La voce di Lou Hill è evocativa in Delight In Temptation, Pale Fire e To The Lighthouse. Il disco uscirà ufficialmente il prossimo marzo e solo allora sapremo quanta fortuna avrà questo lavoro dei Wild Palms. Non ci resta che attendere fino a primavera.
Michele Passavanti

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