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Quando nell'aprile del 2010 i canadesi Godspeed You! Black Emperor hanno annunciato il ritorno all'attività a distanza di quasi 8 anni dal loro ultimo concerto, i numerosi fan sparsi per il mondo hanno provato un balzo al cuore. I Godspeed You! Black Emperor sono generalmente conosciuti
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L'occasione della reunion è stato l'evento ATP (il festival britannico All Tomorrow's Parties) organizzato a dicembre proprio dai Godspeed You! Black Emperor. Ne è risultato un festival davvero incredibile, fatto di sperimentazioni ed improvvisazioni, denso di sonorità barocche e postmoderne, sicuramente il più interessante, imprevedibile ed eclettico festival degli ultimi anni.
Un mix di elettronica, IDM e melodia questo concerto dei franco-statunitensi Berg Sans Nipple che tuttavia ci ha lasciati completamente indifferenti.
Sabato 4 dicembre
I Bardo Pond sono una band psichedelica nata nel 1991, caratterizzata da sonorità costantemente alterate e ruvide, con forti influenze shoegaze e noise. Il loro concerto basato quasi completamente sui brani dell’ultimo
Mike Watt, conosciuto per essere stato il fondatore di band influenti quali Minutemen e fIREHOSE e per aver suonato anche nei riuniti Stooges, dimostra (con i Missingmen) di essere ancora un grandissimo bassista e ci diletta con un'ora e mezza di rock sempre denso di suggestioni punk.
In un auditorium molto dispersivo e di fronte ad una platea numerosa che non consentiva forse di creare un'atmosfera più intima e raccolta, la bella Scout Niblett ha conquistato tutti con la sua grinta ed il suo forte fascino. Molto belli i brani voce e chitarra, con una strepitosa versione di Nevada. Gli inglesi Tindersticks hanno vissuto nel 1992 un periodo di grande successo, che tuttavia non ha consentito loro di
I newyorkesi Oneida hanno presentato una jam-session di dieci ore, denominata Ocropolis. Sonorità minimali, ripetitive, contaminate di eclettismo sono l’effetto di una sperimentazione barocca che ricerca nei pattern lentamente variabili nel tempo le chiavi dei meccanismi inconsci.
L'ultima ora della session è stato un impressionante viaggio senza ritorno. Il loro non è barocchismo autoreferenziale, ma una ricerca delle strutture più profonde del reale. E non è certamente un esercizio fine a se stesso questa jam-session di dieci ore densa di sperimentazioni ed improvvisazioni, di strutture sonore che variano
Gli olandesi The Ex , conosciuti per avere rivoluzionato il punk-rock degli anni '80 non hanno di certo deluso le attese. Il loro anarco-punk non sarà
Non è facile riuscire a far ballare il pubblico all'una di notte dopo dodici ore di festival. Ci sono riusciti i californiani Thee Oh Sees con il loro psych-garage, che con i brani dell'ultimo "Warm Slime" hanno fatto scatenare il pubblico in un pogo esagitato. Gran bella band.
Domenica 5 dicembre
E’ difficile spiegare il balzo al cuore che abbiamo provato quando i Godspeed You! Black Emperor (che hanno suonato anche venerdì e sabato) hanno iniziato a suonare Storm.
Non è facile comprendere cosa vi sia alla base della capacità con cui insistono sul nostro inconscio, con cui sono in grado di trascinarti in quegli spazi in cui le sensazioni sono un tutt’uno con l’emotività.
Sullo sfondo scorrono immagini che evocano scritture in linguaggi che spesso non conosciamo, che raccontano una storia, una successione di momenti più o meno nitidi. Un film senza immagini, un paesaggio sonoro, un flusso di vaghe e persistenti impressioni, che non riusciamo completamente a comprendere, figure di una realtà smisuratamente distante dalla nostra mente. La sensazione è quella di trovarsi di fronte a qualcosa che ci sovrasta.
E' lo scorrere del presente il tema costante di tutta la produzione dei Godspeed You! Black Emperor.
I Godspeed You! Black Emperor si sono concessi in 3 concerti durante le 60 ore di festival. Una esperienza che si ha difficoltà a dimenticare.
Yomul Yuk acerbi e poco convincenti.
L'art-punk degli scozzesi Country Teasers è stata letteralmente indigesta. E' il momento di apprezzare la storica formazione tedesca dei Cluster, pionieri dell’elettronica sin dal 1971, che si sono concessi in una vera e propria ‘lectio magistralis’, a metà strada tra una esibizione di arte contemporanea ed un concerto di musica d'avanguardia.
I Neurosis (avevavo suonato anche sabato): ci posizioniamo
The Sadies con il loro country rockabilly hanno chiuso il festival, ma forse eravamo troppo stanchi per accorgercene.
Felice Marotta
(fotografie di Felice Marotta)Deerhoof
HangedUp
Marissa Nadler
NoMeansNo
Mahjongg
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