giovedì 6 ottobre 2011

JENS LEKMAN: “An Argument with Myself” (Release Date: 20 Settembre 2011, Secretly Canadian)

# Consigliato da DISTORSIONI

Non è certo autore prolifico il musicista di Goteborg, era addirittura dal 2007, anno di pubblicazione di “Night Falls Over Kortekala”, che mancavano sue incisioni, pare abbia attraversato un brutto periodo con problemi di salute; adesso questo Ep, forma che il nostro ha sempre prediletto - il suo ottavo senza contare quelli usciti in edizioni limitate o venduti solo durante i tour - può finalmente soddisfare i desideri
dei suoi estimatori, fra i quali senz’altro mi annovero, mentre è prossimo il terzo album e il 27 ottobre a milano ci sarà l’unica data italiana del suo tour. “An Argument with Myself” contiene cinque canzoni, qualcuna già da tempo eseguita dal vivo, che esprimono i diversi lati della personalità del musicista svedese, ma sempre col tocco delicato, sussurrato che caratterizzano tutta la sua produzione. Si inizia col brano che dà il titolo all’ep, ed è subito una piccola sorpresa: ritmo world, cantato veloce e finale addirittura reggae, un gioiellino che ti fa battere il piede e ti mette allegria; subito dopo ritroviamo il solito Lekman crepuscolare nella successiva e commovente Waiting for Kirsten con i violini e la chitarra che sottolineano l’atmosfera autunnale e malinconica. Opta invece per un ritmo lievemente sincopato nell’impalpabile A Promise, mentre New Directions è tutta giocata sul dialogo intenso e divertito fra il ritmo dei fiati, il coro femminile e la voce di Lekman; la conclusiva e breve So This Guy at My Office ritorna invece alle melodie old fashioned da crooner tipiche di molta produzione del nostro, ma con una ritmica vagamente reggae. Ancora una volta Jens Lekman ci dà un’opera che colpisce al cuore, anche se più sbarazzina e impertinente delle precedenti, dove per altro non mancava un delizioso senso dell’humour. Dal punto di vista degli arrangiamenti Lekman innerva la sua musica di possibili nuove direzioni, per certi versi simili a quelle intraprese da Beirut, con il quale è apparentato anche dalla passione per i luoghi geografici; sul suo sito troverete i luoghi di riferimento per tutti i brani di questo album, lo fa sempre con quella soffice timidezza che ce lo fa tanto amare e che lo rende compagno immancabile delle lunghe serate autunnali, quando nostalgia e ricordo ti avvolgono l’anima.
Ignazio Gulotta

Secretly Canadian/Jens Lekman




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