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Ho dedicato reiterati ascolti a questo incandescente “Savage Kings” che, se fosse un vinile, si sarebbe già consumato sotto i 2 grammi scarsi della
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La storia racconta del fatale incontro tra il nostro Barry e Peter Greenberg, ex chitarrista dei Lyres, nel negozio di dischi usati chiamato Nuggets, a Boston, in cui entrambi lavoravano. Il buon Peter, dotato di essenziale chitarrona in puro stile rockabilly, stava mettendo in piedi un gruppo di rock'n'roll strumentale con altri ex membri dei Lyres, il bassista Phil Lenker e il batterista Howie Ferguson, e con un altro collega, il sassofonista Steve LaGrega. A questo punto entriamo nel leggendario: pare che Barry si sia messo a canticchiare in negozio, ed ecco formati Barrence Whitfield & The Savages. Con questa formazione la band mette in commercio due fortunati LP, a cavallo tra il rock'n'roll, l'R'n'B e il garage-punk, che valgono loro critiche riassumibili in un'affermazione che risale agli anni '80: “The Savages kept rock'n'roll alive!”. A questo punto Greenberg e Lenker abbandonano la band e anche il music-biz, mentre Barrence prosegue con alterne fortune, ma sempre con grande energia, la propria carriera di shouter, con quel che restava dei “selvaggi” o con altre bands, più in Europa che negli ingrati Stati Uniti; sinchè inopinate
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Luca Sanna
Dust on my needle
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