martedì 6 settembre 2011

BALLY CORGAN: Bally Corgan 7" picture disk (2011, Sonic Belligeranza - n.cat: +belligeanza 06) + interviste

Nel sotto suolo musicale italiano si possono fare incontri veramente interessanti: il nostro bel paese è percorso da fili invisibili che fra le varie città italiana formano una rete di contatto e scambio tra le più insolite realtà sperimentale. Nell’ambito della musica noise ed elettronica, passando da Bologna, non si può non incappare in un vero e proprio nume tutelare della recente avanguardia sonica italiana: Riccardo Balli alias Dj Balli.
Dj Balli è un artista duttile e dinamico, la sua ricerca nasce dal Break-core, un genere prettamente britannico che vede in Balli uno dei pochi se non l’unico esponente nostrano degno di rilievo, per inoltrarsi nei territori più ostici del rumore italiano.
L’etichetta Sonic Belligeranza da lui fondata ha sfornato molte chicche interessanti, una di queste è il picture disk Bally Corgan che recita sulla sleeve: “People in the streeeet say I look like Billy Corgan but I’m not Billy Corgan, I’m BALLY CORGAN, I don’t do poetry, I do my horribleeeee noizes………”. Questo 7” è un prodotto più concettuale che prettamente musicale, le due tracce senza titolo sono frutto di feedback e lacerazioni uditive sparate ad altissimo volume in cui sono inseriti cut up di brani della band del suo sosia semi-omonimo Billy Corgan. Dj Balli, o meglio Bally Corgan, si esibisce in uno show situazionista ed ambiguo, sono molti i fan del vero Billy Corgan che si sono trovati attoniti e confusi davanti al finto reading di poesie del Bally che poi si esaurisce in un fiume di dissonanze e cacofonie.
La performance non si concretizza nell’esecuzione musicale ma diventa l’evento di per sè, performance che prende vita quando i fan degli Smashing Pumpkins si ritrovano improvvisamente coinvolti in una folle beffa iconoclasta dove il loro idolo viene soppiantato, storpiato, sbeffeggiato. Il gioco al massacro dell’impersonificazione del divo arriva a punte estreme quando i fan del vero Corgan chiedono autografi o fotografie a Bally, che recita perfettamente la parte della rock star con tanto di finto servizio d’ordine e gorilla. Questo teatrino grottesco è lo scenario in cui si snodano i binari musicali della società moderna, dove l’immagine, in questo caso fasulla e distorta, della rock star si svuota di significato per essere ineluttabilmente imbevuta in una patina di superficialità estrema, di puro significante divistico.
L’intervista che segue è necessariamente doppia, in quanto la figura del Balli produttore, musicologo, musicista è si connessa dal punto di vista concettuale alla figura di Bally Corgan, essendo quest’ultima estrema deriva, seppur in forma parodistica, di una ricerca sonora che si fonda prettamente sull’esperienza dell’ascolto piuttosto che sull’ascolto stesso, ma anche un frammento indipendente, una scheggia impazzita che vive di un moto assolutamente discontinuo e dissociato dal percorso del suo alter-ego autore.
Nick Zurlo

Intervista a DJ Balli
NICK ZURLO (Distorsioni): Il Break-core è poco conosciuto in italia, come ha avuto luogo l'incontro con questo genere musicale?
DJ BALLI: A Londra nel lontano biennio 1995-1997. Venendo da un paese come il nostro in cui la musica elettronica era divisa tra la plastica commerciale delle discoteche house e la zombie-tekno della maggior parte dei rave illegali, trovai in Inghilterra pane per le mie orecchie alla ricerca di rumore e sperimentazione senza compromessi. Vidi la luce nella contaminazione tra ritmiche dance di derivazione nera (jungle, hip-hop, ragga, d'n'bass) e musica concreta, harsh-noise e power-electronics, ovvero il break-core, nella sua forma originaria, un non-genere, bensì una "strategia di contaminazione". Va anche detto che dopo anni di fanatismo per queste sonorità di dance mutante, ho preso un pò le distanze quando ho avuto l'impressione che il tutto si iniziasse a codificare come uno stile ben preciso (anche a livello extramusicale di sottocultura con feste break-core standard, abbigliamento break-core, bla, bla). Ho esteso i generi di cui si occupa la mia etichetta Sonic Belligeranza, "breakcorosa" già in anni non sospetti, al "noise-concettuale" di +Belligeranza ed alla "down-tempo extravaganza" di -Belligeranza

N.Z.(D.): Quando hai deciso di creare una tua etichetta indipendente?
DJ B.: Nel 2000 dopo la parentesi londinese testè citata, una volta tornato in patria ho iniziato a fare il dj spargendo il verbo break-core ad orecchie ancora molto immature ed a organizzare eventi di artisti del genere in Italia. Ovviamente ho iniziato anche a smanettare al computer per fare delle mie tracce e a mandarle in giro ad etichette ottenendo anche feedback positivi, ma per avere un controllo totale sul suono/grafica della mia release ho deciso di autoprodurmi e far uscire 500 copie di Sonic Belligeranza 01 su 12", vendute in tre mesi in Francia ed Inghilterra, a cui è seguito un'altro disco mio, lo 02 sempre su 12", poi dallo 03 in poi stampando cosi di altri artisti la label è partita ufficialmente.

N.Z.(D.): Parliamo ancora di Sonic Belligeranza: quali artisti ospita e che proposte offre al panorama underground italiano?
DJ B.: Mi piace che la gente non sappia mai cosa aspettarsi dalla prossima uscita dalla mia etichetta, questo è un discorso comune anche alle mie scelte stilistiche come dj Balli. Gli artisti che escono per Sonic Belligeranza in qualche modo devono essere estremi, dei weirdi come Økapi, Micropupazzo, N., il tedesco Zombieflesheater, l'olandese FFF, ecc ecc. Al nostro paese mi piacerebbe offrire una versione non provinciale della musica elettronica, qualcosa che sappia di nostrano ma aggiornato ai più recenti sviluppi del core internazionale.

N.Z.(D.): Come curi l'aspetto live delle tue performance?
DJ B.: In realtà la spontaneità la fa da padrone sempre e comunque, sui giradischi mi sento sicuro ed il live serve per "portare la terza guerra mondiale"!. Ovviamente avendo tanti live (legati ad altrettante uscite discografiche) così diversi, ogni situazione ha una sua specificità, ma il minimo comune denominatore è sicuramente quello di sopra, dello spaccare tutto.

N.Z.(D.): Come si coniuga il tuo lavoro teorico/concettuale alla tua pratica di musicista?
DJ B.: E' molto importante. Mi ritengo un non musicista, la maggior parte delle mio operazioni estetiche sono o puramente concettuali o fortemente concettuali, un forte apparato teorico è la base di Sonic Belligeranza e di Dj Balli. Per esempio, venendo a + Belligeranza, la mia sotto-etichetta di noise, l'idea è quella di fare uscire rumore con dietro delle idee potenti per esempio: il disco fatto esclusivamente utilizzando suoni di skateboard, il picture pizza 4 stagioni con i 4 brani disposti a forma di 4 tranci di pizza (unico esempio di vinile esistente tagliato in tal modo), Bally Corgan, etc. Ogni sovversione efficace può solo nascere da una teoria potente, NOIZE AND IDEAS!!!



Intervista a Bally Corgan

NICK ZURLO (Distorsioni): What do you think about italian underground?
BALLY CORGAN: Ah it's true, I've been told that many pumpkins grow under ground in Italy. This is great to me, I wanna come to live here, where pumpkins lay below our feet.

N.Z.: To be or not to be, this is the question?
B.C.: Yeah but drop that skull ask it again holding a pumpkin...

N.Z.: To be or not to be, this is the question (holding a pumpkin this time)?
B.C.: Yeah, now is cooooool, I'm a rockstar.

N.Z.: What kind of music do you like in your relax moments?

B.C.: I listen to harsh-noise while having breakfast (and for break-fast I always have smashed pumpkins

N.Z.: Vinyl or cd? Analog or digital? groove rawness or laser clearness?
B.C.: What's vinyl? A new breed of pumpkin...

N.Z.: What do you want to tell to your italian's fan?
B.C.: Eat more pumpkin.




Belligeranza

BALLY CORGAN aka DJ BALLI in BOLOGNA
Dj Balli aka Bally Corgan @ Baba Fest 2009

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