lunedì 8 agosto 2011

I’M FROM BARCELONA: "Forever Today" (2011, Mute)

"Chi lascia la strada vecchia per la nuova ... ", così probabilmente avrei terminato la recensione del disco del 2008 "Who Killed Harry Houdini?" e con questa chiave si potrebbe leggere il nuovo lavoro dei I’m from Barcelona, "Forever Today".Sì perché, se nel lavoro precedente la band più numerosa di Svezia (29 membri attivi la maggior parte dei quali impegnati nelle parti corali) aveva evidentemente cercato di rendere il suo sound di maggior spessore con tonalità più cupe e malinconiche rispetto agli inizi del primo album "Let me introduce my friends" con esiti non proprio riuscitissimi, in questo nuovo disco si torna al passato e ad atmosfere più solari e primaverili, come si intuisce anche dal titolo di brani quali Always spring.
A creare e rendere al meglio questo mood contribuiscono sicuramente la moltitudine di strumenti coinvolti, la coralità delle voci sulle quali spicca quella del cantante Emanuel Lundgren (vera testa pensante della band) e le ritmiche cadenzate a buona velocità, ideali per rimanere impresse già al primo ascolto. L’album è stato concepito in due sessioni, la prima di cinque giorni, ha coinvolto la totalità dei membri che hanno vissuto tutti insieme a Gotheborg mentre per la seconda sessione, Lundgren ha portato tutti in una sorta di pellegrinaggio sul mare di Vargerg in cerca di interiorità e positività, così da far scatenare questa sensazione di good vibrations che pervade l’intero disco. La festa inizia sin dal primo brano Charlie Parker, un veloce mix di scintillanti refrains e la coralità dei quasi 30 elementi a cantare in coro all’unisono.
Impossibile, in questo senso, non resistere dal canticchiare già dal secondo ascolto brani come il primo singolo Get in Line o l’intro di Battleshis che somiglia più a un mantra pop che a una canzone nel senso stretto del termine. Il collettivo di Jonkoping disegna un disco senza pretese diverse da quelle del farci vivere il presente in maniera spensierata e così, i dieci brani di "Forever Today" - titolo che in questo senso risulta perfetto per descrivere ambientazioni fatte di giornate che si allungano passando dal tepore primaverile al caldo solare dell’estate, che ci invita ad uscire e vivere all’aria aperta - si dipanano progressivamente arrivando a darci la sensazione che invece di essere giunti alla fine di un disco si sia all’inizio di un qualcos’altro.
Chi è alla ricerca di suoni alternativi all’ultima moda stia pure lontano da questo lavoro che poco aggiunge alle sonorità indie-pop che arrivano ultimamente dalla Scandinavia, ma se cercate un disco che possa accompagnare le vostre feste sul prato fatte di plaid, bicchieri di carta, allegria e voglia di stare insieme, allora statene certi, Forever Today non potrà essere sottofondo migliore.
Ubaldo Tarantino

I'm from Barcelona

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