
Preistoria, si sarebbe tentati di dire, se non fosse che “Osservati dall’ inganno” invece è un documento. Un documento che urla. E che come tale ha fatto la Storia, quello
dell’ hardcore italiano. Mass Media
Insidioso, esasperato ed ermetico, anche se quelle parole missate per scelta “dentro” e non sopra la musica, fossero state registrate con le classiche due tacche di led in più. Mai
C’ era qualcosa di stranamente poetico dentro le parole degli Indigesti. Parole schizzate con una biro su un pezzo di carta come se si stessero usando un pennello e una tela. O un rasoio e una tela, se preferite. E so che lo preferite. Senso di Abitudine

L' Italia bruciava sotto le dita di giovani frotte di piromani.
Fragile Costruzione Mobile La periferia del mondo diventava per un attimo il suo centro. Il mondo ci stava a guardare, perchè l' hardcore italiano aveva una furia difficile da domare: la furia del branco. “Osservati dall' inganno” esporta
l' hardcore tricolore. Sono concerti veloci, bruciano come bottiglie molotov. Uno


Shake! lo riedita adesso con un breve spezzone di
video registrato a Chicago nell’ Agosto del 1986, dopo la pubblicazione del singolo The sand through the green, qui riproposto e un libretto dove sono accatastati liriche, foto e ricordi. Per chi lo ha vissuto, roba da rizzare i peli. Gli altri non capiranno, come molti non capirono allora.
Franco “Lys” Dimauro
Shake Edizioni NdA
MySpace Indigesti
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