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Se nel 2010 200 persone di età compresa fra 13 e 50 (e più) anni vanno a vedere due punk band italiane dei primi anni ’80, è opportuno soffermarsi e trarne alcune considerazioni. La prima è che certo punk, nel corso di 4 decenni, ha mantenuto intatta la capacità di attrarre generazioni consecutive di individui ed è ancora in grado di comunicare idee di libertà, giustizia e solidarietà. Se ‘certo punk’ (non tutto) può ancora intercettare trasversalmente nel tempo istanze di ribellione in maniera pacifica e razionale come è avvenuto a Bari lo scorso 11 Dicembre, questo ne fa una vera controcultura, non un semplice fenomeno di moda musicale.
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Una seconda considerazione è che gli Italiani, non proprio un popolo rock, quando si sono messi a fare l’hardcore, una musica con tanti elementi del rock ma anche con tante, spesso volute, negazioni del rock stesso (nell’approccio agli strumenti, nelle tematiche trattate) sono riusciti a segnare indelebilmente la colonna sonora di questa ondata controculturale, come confermato anche dai tanti figli di Italiani i cui cognomi si leggono a decine nelle file dell’hardcore americano di quegli anni.
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Fatta questa doverosa premessa che è necessaria a giustificare il perché di un
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Musicalmente dotati, tanto da essere notati dalla toscana Belfagor che produsse il loro 7 pollici “Gabbie” (nella top 50 del punk italiano degli anni ‘80), non furono fortunatissimi all’epoca, anche per le evidenti difficoltà geografiche che ne limitarono la capacità di proporsi in giro; “not much is known about this band” si legge da qualche parte sul web. Riformatisi alcuni anni fa, hanno deciso di recuperare il tempo perduto e stanno suonando ripetutamente in giro anche fuori dalla Puglia. Presto è in ristampa il loro 7” con alcuni pezzi nuovi.
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Discorso simile, ma in proporzioni esponenziali, per gli Impact.
All’epoca furono una delle band di punta della scena, registrarono varie volte, compreso un grande LP dal titolo “Solo Odio” del 1984 – e registrare un LP non era da tutti all’epoca; spesso non si avevano i soldi neanche per un demo. Anche la loro attività live fu frenetica. Non arrivarono in America come Raw Power, Negazione o Indigesti, ma furono protagonisti in Italia ed in Europa. Si può affermare senza alcun dubbio che una parte del codice genetico dell’ hardcore italiano, quello preciso, veloce, disperato, porta il nome di Impact. Da alcuni anni, circa 10, si sono riformati e tengono vivo sotto la cenere, con live-act s fulminanti come quello barese, il fuoco, lo ‘spirito’ di un
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Sheep
Impact live Bari Taverna Vecchia Maltese, 11/12/2010
Ribellione
Non c'é pace per noi
Chain Reaction live Bari, Taverna Vecchia Maltese, 11/12/2010
Rage
Rottura Totale
LoveHate80
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