lunedì 13 dicembre 2010

INTERVISTA A LEIGHTON KOIZUMI (Gravedigger V)

Questa intervista é stata realizzata da Crizia Giansalvo in occasione dei recenti concerti che Leighton Koizumi ha tenuto in Italia con la riunita formazione dei Gravedigger V.

MusicBox: Come e quando ti sei avvicinato al rock'n'roll?
Leighton Koizumi: hhmmm ...avevo 13 anni e guardavo un videoclip. Niente Mtv ai quei tempi, c'era la tv via cavo e trasmettevano "Five foot One" di Iggy Pop. Non avevo mai visto nulla del genere, fu quello il momento in cui capii cosa volevo fare nella vita. Sai, non so se ti è ancora successo, quel momento nella vita quando sei giovane e capisci: non volevo fare il pompiere, volevo essere come lui, lo capivo ...

Perchè hai deciso di riformare i Gravedigger V ora?
Oooh .. questa è una bella domanda! (risate) Non per i soldi, sono molto 'poco'. Non fu una mia idea, ma dei ragazzi..

Sono americani?
No, sono tutti di Valencia. Il tastierista e il batterista sono del gruppo Wau y los Arrrghs ...

Quindi fu una loro idea ...
Si, mi ero trasferito lì in Spagna dopo il tour europeo con i Morlocks ... non volevo tornare negli Stati Uniti.

Ti trovi bene in Spagna?
Si, molto bene. Tutto è più tranquillo ... Gli Stati Uniti sono un gran bel posto da visitare, ma non per viverci. Troppo grande ed esteso, puoi trovare il meglio e il peggio del mondo, puoi fare tutto come non fare nulla e darti alle droghe.

A proposito dei Morlocks, come hai avuto l'idea di fare un album di covers dell'etichetta Chess? (Morlocks Play Chess)
Io non avrei mai scelto quelle canzoni. Personalmente, mai. Quelli della Chess ci cercarono, il proprietario venne da noi con la lista delle 100 migliori canzoni della Chess e ci chiesero di sceglierne alcune e reinciderle, adattandole al nostro stile ... Così, perchè no!

Ho letto in una tua intervista che ti 'infastidiva' il continuo paragone con le band garage-rock degli anni sessanta e che preferivi essere collegato alla scena r'n'b ...
Si, perchè ... ma sai, non mi piace parlare così ... quando sei giovane come te forse, ma quando sei più grande non vuoi più dire queste cose: garage-punk, punk, psychobilly, perchè alla fine ti ritrovi sempre con lo stesso gruppo di persone. E' solo dello sporco e losco rock'n'roll, sai a cosa mi riferisco ... come per i Rolling Stones: cos'erano? Punk rock? E' rock'n'roll. Sennò ti capita come per i gruppi skinhead, vengono ai tuoi show e comprano i tuoi cd solo se sono skinhead. O le glam band. Ha senso ciò che dico?

Si, ma spesso le persone che ascoltano questo genere sono molto severe su certe cose ...
Si, ero anch'io così, quando iniziai a San Diego dicevo "aah, non è uscito niente di buono dopo il 1966 bla bla bla", ma non è vero: c'è della buona musica ogni anno, a volte devi solo cercare di più. Oggi con Internet è facile, prima negli anni ottanta, quando il revival è iniziato, tutti negli Stati Uniti, dalla West Coast Pandoras, Gravedigger V, Tell Tale Hearts, alla East Coast, Fuzztones, Chesterfield Kings, ci conoscevamo tutti perchè le cose erano più difficili, se volevi essere davvero dentro questo tipo di musica.
Ma ora basta andare su Google e trovi ogni cosa, prima dovevi prendere la bici e andare fino al negozio di dischi, cercare nelle riviste.

Nello stesso tempo, ora diventa più difficile trovare qualcosa di valido in questo mare di proposte
E' tutta questione di passione, se ce l'hai è fatta.

Come avete ottenuto il primo contatto discografico?
Era il primo show a Los Angeles con i Dickies, 1984. Dopo la prima canzone salì sul palco Paula delle Pandoras e ci chiese se volevamo incidere un disco e noi "Wow" non avremmo mai pensato di poter incidere un disco ... e così fu. Era molto diverso prima anche su questo, ora chiunque può incidere un disco.

Come hai conosciuto Tito (Tito & The Brainsuckers), che ha avuto il merito di riportarti alla luce?
Su Internet (risate) Mi ha contattato dicendomi che era un mio grande fan e proponendomi un tour. Non stavo facendo nulla quel periodo, così perchè no. Non lo conoscevo, non ero stato in Italia, mi presero il biglietto e mi fermai due mesi a Teramo.

Ti sei divertito?
E' muy bonito, ma super poco.

Sai cosa pensavo prima? Che i ragazzi non sanno più ballare il rock'n'roll.
E' assurdo! E' assurdo! Parlavo della stessa cosa prima, queste persone sono strane, ci sono i ragazzi che vogliono ballare e andare fuori di testa, ma penso solo che abbiano fumato troppo (risate)

Hai progetti nuovi per il futuro?
Mi piacerebbe fare un disco solista, poi c'è un progetto con Antoin e Frankie dei Brian Jonestown Massacre. Vivevo con Frankie a Los Angeles prima di trasferirmi in Spagna e penso di tornare lì dopo il tour e vedere il da farsi.
(intervista a cura di Crizia Giansalvo)

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