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La battaglia italiana al piattume del mainstream imperante è condotto, da qualche anno, da una legione di musiciste in divisa nera, scarponcini militari e gonnelline grunge svolazzanti. Amazzoni coraggiose, quali Beatrice Antolini, le romane Lili Refrain e Mushy o la qui protagonista BeMyDelay, si armano di chitarre effettate, droni, campionamenti, “delay”, voci filtrate, sample loop, rumorosa ferraglia, con l’intento di trovare nuove soluzioni e restituire un po’ d’originalità alla musica nostrana e magari, perché no, conquistare il territorio straniero. BeMyDelay, nome d' arte di Marcella Ricciardi, già eroina nei Franklin Delano e Blake/E/E/E e sottufficiale nei Massimo Volume e Califone, arriva alla prima prova solista “To the other side” sotto il plotone della miglior compagnia italiana del 2011, la Boring Machines del comandante Onga.
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La You and me and the sunshine iniziale, è l’OM degli atei, un estenuante mantra ossessivo dal cupo incedere industriale, che si arresta, seccamente, prima di arrivare al nirvana; ovvio che ‘l’altra parte’ non può esser rivelata cosi facilmente. Il viaggio quindi riparte subito con la batteria dritta e il semplice riff di chitarra di Toward the sun, i Silver Apples rivisti con la sensibilità di una donna. What it feels like to be drowned è
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Antonio De Luca
Boring Machines
BeMyDelay
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