martedì 12 luglio 2011

SCOTT MATTHEW: "Gallantry's Favorite Son" (2011, Glitterhouse)

Si intitola "Gallantry's Favorite Son" il terzo album del cantautore australiano Scott Matthew, da non confondere con il quasi omonimo collega inglese Scott Matthews. Il primo barbuto, in perfetto stile da folksinger dei giorni nostri e con un grande talento. Il secondo invece biondo, con un viso d'angelo e ancora alla ricerca di una maturità artistica. Entrambi con tre album all'attivo di cui l'ultimo pubblicato quest'anno.
Dopo l'esordio del 2008 con il disco omonimo e “There Is An Ocean That Divides” del 2009, Scott Matthew dà alle stampe questo nuovo lavoro discografico. "Gallantry's Favorite Son" è un' ulteriore conferma di un autore misteriosamente ancora sconosciuto al grande pubblico. Se da un lato la sua musica risulta sincera e affascinante è pur vero che i paragoni con Antony, Tinderstick, Cousteau e talvolta Elvis Costello sono inevitabili. Qualcuno potrebbe chiamarla mancanza di personalità. Ma questo è Scott Matthew, prendere o lasciare. La carriera artistica del cantautore australiano inizia negli anni 90 quando a New York incontra Yono Kanno, una musicista giapponese, autrice di numerose colonne sonore di film e cartoni animati, con la quale collaborerà per la realizzazione di alcuni episodi musicali per il cartone animato Cowboy Bebop.
Insieme a Spencer Corbin, che è stato uno dei membri della band di Morrissey, nel 2005 dà vita agli Elva Snow pubblicando l'album omonimo che verra poi ristampato nel 2010 con qualche traccia in aggiunta.
Il successo però arriva nel 2006 grazie ad alcuni brani che Scott scrive per il film di John Cameron Mitchell 'Shortbus - Dove tutto è permesso'. Il 2008 è finalmente l'anno dell'esordio da solista. Scott Matthew si fa notare grazie ad una voce delicata e una capacità di scrittura davvero notevole. Caratteristiche che troveremo anche nel seguente lavoro del 2009 "There Is An Ocean That Divides” e in quest'ultimo "Gallantry's Favorite Son".
Infatti sono ancora una volta le dolci ballate dal sapore dolente e avvolte da arrangiamenti ariosi e da carezzevoli note ad accompagnare l'ascoltatore tra le tracce di questo nuovo capitolo che offre perle come Black Bird, Duet, Sinking, The Wonder Of Falling In Love, Sweet Kiss In The Afterlife. Ogni canzone di Scott Matthew nasconde un dolore, un'emozione, che si liberano dalle le corde della sua chitarra per arrivare dritto al cuore. Elegante e sofferente come pochi dischi in circolazione "Gallantry's Favorite Son" sarà capace di cullare la vostra anima. Annotatevi questo nome perchè di Scott Matthew, l'australiano, nsentiremo parlare ancora.
Michele Passavanti

Glitterhouse

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