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Un evento forse passato in sordina, forse no, il più longevo gruppo rock barese omaggia uno dei gruppi che ha scritto e continua a scrivere la storia del rock al livello mondiale: The ROLLING STONES.
L’invito mi è pervenuto tramite Facebook, la diffusione dovrebbe essere assicurata.
I FLOWERS stasera escono dalla loro casa
Il locale ricorda molta il sud America, ma in bacheca ecco la locandina. Una foto dei Flowers con abbigliamento tipicamente sixties con a lato una foto d’epoca dei Rolling Stones. All’interno nelle vicinanze del palco un mega tavolo dove il gruppo come da rituale cena prima di aprire le danze.
Un gesto molto bello quello di condividere prima di ogni concerto dei momenti assieme.
Mi giro e vedo il locale pieno, la gente che sorride e fa gesti di pieno compiacimento. I riffs dei flowers sono puliti, pochissimi effetti, tutta la loro tecnica si ascolta in maniera cristallina. Al mio tavolo ci sono amici musicisti che amano la buona musica, scorgo i loro piedi battere al ritmo della grancassa: The Flowers stanno eseguendo I’ m Free, un cavallo di battaglia che spesso eseguono durante le loro performances.
Wally nel frattempo ha tirato fuori le sue armoniche con tonalità diverse che poggia sullo sgabello al centro del palco.
Il suono é sempre più impregnato di tonalità tipicamente sixties, la chitarra Fender anni ’60 di Pirris riporta al meglio in quegli anni di grande innovazioni sia dal punto di vista culturale che musicale.
La serata è sempre più trascinante, The Flowers suonano in sequenza dei classici assoluti degli Stones con una compenetrazione nelle atmosfere originali davvero incredibile: Heart of Stone, The Last Time, Spider and the Fly, Miss You, Time is on my Side, Wild Horses, Anybody Seen my baby ; la triade di brani finale é micidiale: Get off of my Cloud, Street Fighting Man, Midnight Rambler, tre 'timeless songs' all'insegna di frustrazione/ribellione/crimine risalenti a tre momenti aurei della carriera dei Rolling Stones, reinterpretati dai Flowers con trasporto vocale/strumentale ai limiti del noise, rabbia lucida e competenza davvero incredibili!
A tal punto che vedo il gestore del locale aggirarsi con un'espressione di terrore
Durante la seconda parte del concerto a testimoniare la bellissima atmosfera creatasi ecco che sul palco salgono i loro amici di sempre che danno un ulteriore tocco di unicità alla serata.
Alla chitarra Gibson ecco Gino Grangregorio chitarrista della Via del Blues, special guest nei brani The Last Time e Spider and the Fly. Di seguito alla chitarra elettrica e alla voce ecco sul palco Gianni Porta dei Doorways, special guest nei brani I'm Free e Wild
La serata si conclude con un medley di brani ever-green della storia del rock quali Pledging My Time, Knockin's on Heaven Door, Like a Rollin' Stone di Bob Dylan.
Sul palco c’è la storia della musica barese (e non solo) degli ultimi 40 anni.
Brividi percorrono le schiene di molti di noi, un concerto davvero unico, forse irripetibile. Alle volte non serve fare centinaia di chilometri per ascoltare
della buona musica.
Ne è la prova questo 19 novembre 2010 dove per una volta è passato come in un film la storia della musica degli ultimi decenni.
Grazie Flowers, grazie da parte del vs pubblico, che vi segue da anni.
Antonio Rotondo
Foto di Antonio Rotondo
Artwork: Ciro Neglia
TheFlowers
Street Fighting Man
Midnight Rambler
Heart Of Stone
The Last Time
Get Off Of My Cloud
Time Is on My Side
Jumpin'JackFlash/Motorhead
HonkyTonkWoman
2 commenti:
WOW!! Complimenti al mio "sempreverde" amico!!!
W il ROCK'N'ROLL che cimanterra' giovani sino agli 80 anni!!
tua amica..
quale mia misteriosa amica sei? (wally)
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