martedì 7 dicembre 2010

DISCHI STORICI - BLUE CHEER: Vincebus Eruptum (Jan. 1968, Polygram)

Nel 1967 il rock a più alto volume era stato quello della Experience di Jimi Hendrix e dei Cream, ma un trio americano di musicisti provenienti dalla scena psichedelica decise davvero di esagerare, realizzando un disco a così alto volume da far male alle orecchie, a costo di far scoppiare le casse Marshall.
I Blue Cheer riuscirono nell'intento con "Vincebus Eruptum", realizzando 6 brani alcuni dei quali devastanti riletture di classici di blues e rock'n'roll e pezzi originali.
Basterebbe Summertime Blues di Eddie Cochran per capire la forza che ci mettono: su un cantato rabbioso di Dick Peterson, il bassista, i tre premono l'acceleratore a più non posso, mentre il batterista Paul Whaley (ex Oxford Circle come il chitarrista Leigh Stephens) sferraglia a più non posso: da cuore in gola la sua pesante linea di
batteria in Rock me Baby di BB.King.
Out of Focus poi è un'altro dei brani da batticuore, forse il migliore di "Vincebus Eruptum": su un pesantissimo ritmo cadenzato il chitarrista Leigh Stephens si eleva con il suo stile di chitarra rozzo ma efficace, quasi stonato ed inventa un riff seminale che é implacabile come una coltellata, fascinoso come una femmina che allarga generosamente le gambe e ti invita ad entrare... seguito da un solo 'lisergico' out of control assolutamente devastante!
Doctor Please ripete magnificamente il copione: é martoriata da furia cieca, dai fendenti dolorosi di Leigh Stephens, e da un suo solo muscoloso ma anche sadicamente cerebrale come al solito, come al solito ai limiti della tonalità.
Lester Bangs ebbe a scrivere che "Stephens'sub-sub-sub-sub-Hendrix guitar overdubs stumbled around each other so ineptly they verged on a truly bracing atonality"; non voglio rovinare con una traduzione approssimativa questa espressione di tale potenza sintomatica: l'interpretazione é affidata alla disponibilità tentacolare della vostra immaginazione.
Second Time Around: ancora visionaria violenza, chitarre 'doppiate' noisizzate sino a provocare vero 'dolore': davvero tutto eccessivo per il 1968, anno di pacifiche rivoluzioni/utopie hippie, incredibilmente aderente invece ai 'troubles' del 2010, 2011, 2012 ...
Tutto fa gridare al miracolo oggi che sono stati riconosciuti anticipatori dello stoner rock, del grunge e quant'altro, ma all'epoca questi 3 biker furono anche banditi dal suonare al Fillmore perchè ritenuti troppo rumorosi! Quando si dice un compenso tardivo!
La band produrrà altri dischi e anche di buona fattura, ma la carica presente in questo disco pian piano scenderà nei successivi.

Gianluca Merlin & Wally Boffoli

Out Of Focus
Rock Me Baby
Doctor Please
Second Time Around
Parchment Farm
Summertime Blues

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