venerdì 29 ottobre 2010

THE CRAMPS: A Memory and the Final Act

Oggi ho risentito Garbage Man dopo tantissimo, coverizzata dai Fatso Jetson nel loro ultimo album: che brano grandioso, psicotico ed attanagliante; mi sono reso conto ancora una volta di quanto fossero grandi i Cramps: questo ha innescato tutto ed ho realizzato che é passato un anno e otto mesi dalla morte di Lux Interior, oggi avrebbe avuto 62 anni.
Erick Lee Purkhiser era nato a Stow, Ohio il 21 Ottobre 1948.
Mi gioco quel che volete che avrebbe continuato a profanare venues e sordidi localacci americani col suo sesso distorto messo in scena, il sudore unico indumento, le braghe di pelle nera luccicante discese al limite della zona pelvica, il sesso
orale subdorato coi microfoni.
Nel video di Tear It Up che vi dò in pasto più sotto, forse uno dei più oltraggiosi, tratto dal film "Urgh! A Music War" Lux lo prende in bocca ripetutamente: l'orgasmo é lento, gli spasmi della voce lussuriosi.
Un mix infernale di masochismo e omosessualità ... mentre Poison Ivy immobile e glaciale era il femminino crudele e sadico, armato di chitarra e frustino.
I Cramps mi mancano: mi manca il seguito di "Fiends Of Dope Island" dalla cui uscita son trascorsi 7 anni, che sarebbe stato certamente un clone uguale a tanti dischi del combo psychobilly; ma proprio per questo mi mancano, perché non si smentivano mai, perché non hanno mai temuto di vivere e di proporre caparbiamente sino alla fine il loro fondamentalismo rock minimale.
In culo a tutte le mode fatue passeggere che si son succedute dal 1976 al 2001, quando Lux and Ivy festeggiarono 25 anni di Cramps resuscitando la label Vengeance e ristampando tutto il loro catalogo I.R.S. in cd rimasterizzati ed espansi, ed in vinili colorati.
Due anni dopo esce "Fiends Of Dope Island", ultimo atto di fede, ottimo disco di zombie-psychobilly con Lux tornato in copertina nei panni del licantropo/vampiro: nel 1980, quando uscì il "Songs The Lord Taught Us (I.R.S.)", primo atto di fede, già blaterava di esser stato un teenage werewolf, producendosi in un'epilettica zombie dance.
In Fiends la mutazione é completata, é inquietante ma ha vita breve: poco dopo, alla fine di tredici brani psicotici come da copione, ancora in mano il biglietto per una destinazione sbagliata, la testa mozzata del licantropo Lux é offerta da una mano impietosa al ludibrio degli astanti.
Quella che segue é la mia recensione del 2003.



Garbage Man - The Cramps live @ N.Y. Mudd Club 1981 [Human Fly - Teenage Werewolf] - Sunglasses After Dark - Strychnine - Tear It Up (Urgh! A Music War)


Zombie Dance - MysteryPlane - The CRAMPS - Sunglasses After Dark (live 1986)


FIENDS OF DOPE ISLAND (Vengeance, 2003)

Quattro dischi ogni decade e quest’ultimo lavoro a sei anni da "Big Beat From Badsville", inciso nel ’97 per la Epitaph che li
aveva rilanciati alla grande dopo un periodo piuttosto oscuro. Non mi sembrano delle scadenze invadenti, anzi si direbbe che gli inventori dello psychobilly giochino con i loro fans a farsi desiderare: l’attesa non è stata vana perché "Fiends Of Dope Island" è un grande album e conferma alla grande il loro riacquistato stato di grazia!
Un album Cramps a 360° nel quale si riappropriano delle più brillanti intuizioni soniche messe a punto in più di venticinque anni trascorsi a sputare sangue, rock&roll e caos sulle fredde assi di tutto il mondo ed in una diecina di lavori in studio: il loro rockabilly minimale e psicotico tagliato con il garage più puro dei sixties e con l’approccio punk più grezzo ha fatto scuola ma l’energia primordiale e selvaggia della coppia Lux Interior – Poison Ivy ancora oggi non teme rivali, lo affermo senza mezze misure, sono una delle ultime bands rimaste sulla faccia del nostro pianeta a suonare autentico rock&roll, vere icone viventi!
Che Lux Interior e Poison Ivy da sempre se ne fottano altamente delle mode e dei trends musicali non è un mistero, immersi fino al collo sin dalla fine degli anni ‘70 in un morboso immaginario horror e clichés fantascientifici da b-movies anni '50 applicati alla semantica rockabilly più ribelle, oscura ma anche più tradizionale dei fifties, di cui sono da sempre profondi conoscitori: sino a diventare la parodia e l’autocelebrazione di se stessi, stessa cosa successa ai Ramones!
Tutte queste disquisizioni che sembrano rituali ogni qualvolta si parla dei Cramps si sciolgono come neve al sole di fronte alla lampante ennesima dimostrazione di potenza ed immortalità che è "Fiends Of Dope Island": un ritorno alla grande a quel look horror/vampiresco che li aveva marchiati a fuoco all’epoca del loro diabolico debutto "Songs The Lord
Taught Us", serializzato dagli accentuati toni grand-guignol delle foto a corredo la confezione!
Anche musicalmente i conti tornano: la spirale deragliante ed allucinata di brani come Dopefiend Boogie, Wrong Way Ticket, un vero e proprio biglietto finale per l’inferno; il consolidato maestro del male che è Lux Interior a risucchiarci in un vortice senza fondo con le sue sfuriate da maturo licantropo, la chitarra intrappolata in un trip free senza ritorno.
Le malefiche ineluttabili lente cadenze chitarristiche di Poison Ivy in Color MeBlack ulteriore affermazione di autentica darkness esistenziale ("... is it state of mind…black lace, black leather, black vinyl"); la superlativa cadenzata psicotica cover del tradizionale Oowee Baby.
Tutto questo riporta al 1980 di "Songs The Lord Taught Us", a quel suono chitarristico
spoglio, minimale ed ipnotico con cui Alex Chilton annunciava al mondo la nascita di una leggenda musicale! Certo manca la psichedelia delle corde di Brian Gregory e si sente, ma ciò avvalora ancor di più l’enorme lavoro chitarristico di Ivy Rorschach che passa con disinvoltura dalle ritmiche alle divagazioni free più allucinate, supportata benissimo dal fido Harry Drumdini alla batteria e dal nuovo bassista Chopper Franklin (sostituisce Slim Chance) che sono ben in evidenza in questo lavoro, scivolando in avvolgenti cadenze jazzate (Papa Satan Sang Louie) o ardite trame ritmiche (Wrong Way Ticket), assicurando gustose sfumature di variazioni all’inossidabile minimalismo del Cramps-style!
Altri episodi fondamentali della raccolta sono la garagistica Hang Up una cover degli Wailers, un fuzz fantastico a farti l’anima a fettine e Lux che ti seduce l’inconscio, le fumettistiche Big Black Witchcraft Rock e Papa Satan Sang Louie, iniziali eloquenti dichiarazioni d’intenti satanici.
Su con la vita ragazzi, The Cramps sono come la donna che amate: ve ne combina di tutti i colori ma non riuscite a lasciarla, come il lavoro che odiate ma che vi fa mangiare.
L’avreste mai detto? Sono di nuovo tra noi, godetevi sino in fondo "Fiends Of Dope Island" perché la prossima volta chissà quando sarà!

L'ultimo documento sonoro dei Cramps sarà "How To Make A Monster" (2004, Vengeance) doppio cd di inedite registrazioni live e demo.

Wally Boffoli



Wrong Way Ticket
Fissure of Rolando
The Cramps - Big Black Witchcraft Rock (Live Paredes de Coura 2006)
Butcher Pete (The Movies)
Elvis Fucking Christ!

TheCramps
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2 commenti:

Nazzareno SDH ha detto...

li ho scoperti tardi ma poi non li ho lasciati più

Pasquale ' wally ' Boffoli ha detto...

ciao Nazzareno ...