
Rodeo Massacre nel 2005 rimetterà in discussione le sonorità oniriche e rarefatte di Nouvel Air, detto tra noi per nulla disprezzabili, una svolta in cui Cambuzat credeva molto allora, come dichiarava in un’intervista che mi concesse allora.
Rodeo Massacre riaprirà i battenti di un sound dalla forte carica implosiva, resa incondizionata ad un ‘quotidiano’ internazionale ormai sconvolgente ed autodistruttivo.
Così mi affabulava Amaury in una seconda intervista rilasciatami nel 2005.
Questa recentissima uscita dell’italiana Jestrai/Ruminance, ULA

o live conturbanti come Bleu èlectrique, Brille (Cosenza), Lumière Blanche /Scheestum (al Bloom di Mezzago, Mi), Melodicart (Olympic, Nantes), sino al primissimo demo Tengri del 1993, documento dal sapore industrial, quando Amaury e Olivier erano KHAN Duo.
Con Franck Lantignac alla batteria un anno dopo sarebbero diventati la formazione storica d

Una forte componente onirico-introspettiva farà parlare della loro musica la stampa specializzata internazionale come ‘colonne sonore per film che non esistono’.
La loro propensione europeistica li porta a collaborare dal ’96 in poi con uno dei più emblematici gruppi tedeschi di krautrock sperimentale, THE FAUST (sono con loro in tour anche mentre scrivo), a far da supporto agli italiani C.S.I. nel 1997, a pubblicare in Italia grazie al Consorzio Produttori Indipendenti i loro primi tre albums, a collaborare con musicisti italiani come Matteo Danese, Massimo Gattel, Manuel Fabbro. In pratica da tempo sono ormai una band italo-francese.
Sino a cadere attualmente tra le braccia accoglienti di una delle più attive e prestigiose etichette indie italiane, la bergamasca Jestrai.
ULAANBAATAR è imperdibile documento dell’inquietante- primordiale-avanguardistica verginità sonica di una delle bands europee più influenti degli ultimi 15 anni.
http://www.ulanbator-archive.com/
http://www.jestrai.com/
PASQUALE BOFFOLI
p.boffoli@tiscalinet.it
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