'Ci sono passioni così profondamente vissute e sentite da condizionare vistosamente scelte e destini'
E’ stato così per i fratelli Denis e Antoine Wielemans che, ancor giovanissimi, hanno provato all’improvviso un’attrazione fortissima e non soggetta a giustificazioni per tutti quei suoni che, complice lo splendore della natura del loro Paese natio, il Belgio, li ha spinti verso sonorità e melodie intrise di una malinconia di cui i nostri eroi erano già largamente consapevoli dopo giornate trascorse ad ascoltare i loro idoli: Pavement, Grandaddy e molto altro ancora.
Il Belgio, pur parte integrante di un’Europa che ha dato alla musica buona parte del suo incalcolabile patrimonio, non si può certamente considerare fra i Paesi in primo piano nella proposta e nello sviluppo musicale tanto da giustificare una visibilità internazionale. Pochi di noi ricordano, fatte le dovute eccezioni, interpreti e gruppi di questo piccolo Paese francofono. E dunque è con tutti i limiti del caso che i fratelli Wielemans avranno pensato di contribuire a colmare questa lacuna dopo aver riunito un gruppo di amici con le stesse passioni ed inclinazioni per dare vita ad una band dal nome alquanto curioso: Girls in Hawaii. Dopo un’attività quasi amatoriale con i consueti concerti ed esibizioni in ambiente locale fra clubs e sale universitarie, nel 2003 i Girls in Hawaii riescono a dare alle stampe per un’etichetta indipendente belga il loro primo disco, un EP, "Found in the Ground: The Winter EP". Un disco che conteneva cinque brani (due dei quali finiranno poi nel loro primo lavoro sulla lunga distanza) e che diede alla band la spinta e la visibilità necessarie per la pubblicazione del primo album un anno dopo: “From here to there”.
"From here to there"
Un album sorprendente, per la levità delle melodie, il candido stupore degli accordi, la tenerezza dimessa nel voler citare apertamente amori e passioni che chiunque abbia l’orecchio appena allenato rintraccerà con facilità. Un ascolto attento non potrà non indurre a percepire una sensazione netta e precisa di un susseguirsi di deja vù sonori fortemente marcati, senza tuttavia nulla togliere alla bellezza di un disco praticamente perfetto. Si parte subito con 9.00 AM con canti di uccellini e grida giocose di bambini che giocano nei prati in una giornata assolata: introducono una splendida song dal trepidante sapore alla Grandaddy che persino il buon Jason Lytle avrebbe scambiato per sua!
Short song for a short mind tocca le corde di una pregevole psichedelia, semplice e raffinata, con splendidi intrecci vocali che contribuiscono a toccare l’immaginario sentimentale di chiunque, con l’unico rimpianto per la brevità di un trip mentre ancora si faceva l’elenco di tutti i deja vù sonori suscitati dall’ascolto. Deja vù che continuano a profusione. Time to forgive the winter e le sue chitarre distorte sembrano riportarci a piedi uniti dalle parti dei Cotton Mather di “Kontiki” ,già largamente ispirati dalle sonorità beatlesiane mentre la splendida Casper sembra il capolavoro che avrebbero voluto suonare i Kings of Convenience.
Found in the ground (già nell’EP d’esordio) sembra rincorrere il lirismo bucolico dei Belle &Sebastian. Ma il progredire del disco dei Girls in Hawaii non concede soste ed ecco materializzarsi Fontanelle uno splendido esempio di college rock, tenero e sinuoso seppur ancora una volta dannatamente troppo breve, come se i Girls in Hawaii temessero di non avere tempo sufficiente per dirci quanto numerose siano le loro passioni. E dunque ecco arrivare Flavor, altro punto cardinale del disco, con la sua poderosa, magnifica ritmica acida alla Nirvana e poi ancora Organeum che lascerebbe disorientati e sbalorditi i Grandaddy dei tempi d’oro, incapaci di ricordare quando diavolo hanno inciso questo piccolo gioiello! E prima di chiudere, ancora due meraviglie: Bees & Butterflies (anche questa già nell’EP d’esordio), splendida ballata acustica e la deliziosa, ciondolante Catwalk che riporta nell’intimismo bucolico dal quale il sestetto belga ha tratto la propria linfa. Un disco denso di richiami, ricco di riferimenti precisi e che alla fine riesce persino a commuovere (anche alla luce della triste sorte di uno dei due fratelli Wielemans, Denis, prematuramente scomparso). Nel 2008 Girls in Hawaii incidono un altro ottimo lavoro sulla lunga distanza, "Plan your Escape", denso di ottimi arrangiamenti, caratterizzato da una progressione qualitativa del songwriting. La loro storia termine qui.
'Ci sono passioni così forti e profondamente sentite e vissute da condizionare scelte e destini di una vita intera'
Roberto Melfi
"From Here to There" Tracklist:
9.00 Am
Short Song For A Short Mind
Time To Forgive The Winter
Casper
Found In The Ground
The Ship On The Sea
The Fog
Fontanelle
Flavor
Organeum
Bees & Butterflies
Catwalk
Discography:
* Found in the Ground: The Winter EP (2003, 62TV)
* From Here to There (2004, Phantom Import Distribution)
* 62TV Promo CD (2006, 62TV)
* This Farm Will End Up in Fire (2008, Naïve -France -)
* Plan Your Escape (2008, Naïve - France- )
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