La ormai sconfinata Spoon River del rock dal 20 ottobre scorso comprende anche Ariane Forster, meglio nota come Ari Up, fondatrice delle Slits. Ari era cresciuta letteralmente nel mondo del rock: Ion Anderson era stato il suo padrino di battesimo e sua madre Nora, amica di Hendrix, aveva sposato John Lydon. A soli 14 anni aveva fondato le Slits (le “fessure”) insieme ad altre tre ragazze, Tessa Pollitt (basso), Viv Albertine(chitarra) e Paloma Romero(batteria), che Mick Jones ribattezzò Palm Olive. L'inquieta Paloma lasciò il gruppo per formare un'altra all girls band, le Raincoats e per le incisioni del disco fu sostituita da un batterista maschio, Budgie, già coi Big in Japan e poi con Siouxsie and the banshes. Il loro unico album, “Cut” (1979, Koch Rec.), che colpisce fin dalla copertina, con le tre ragazze vestite, o meglio svestite, da selvagge, è una coinvolgente miscela di punk, reggae e funky, che non ha i consueti toni cupi dell'epoca ma è invece molto allegro e pieno di ritmo. Brani come Ping pong affair e New town in un mercato musicale meno asfittico sarebbero stati 'hits'.
Una cover di I heard thru the gravepine
di Marvin Gay chiude il disco, a mostrare come la new wave non era poi così drastica nei confronti della musica del passato.
Dopo uno split EP a metà col Pop Group, "In the beginning there was rhythm" (1980, 3D), nell'81 le ragazze pubblicano un nuovo album “Return of the Giant Slits” (Sony), di cui ricordo la tremenda stroncatura su una rivista dell'epoca. In realtà il disco non è così terribile, ma è meno ispirato rispetto a "Cut", i brani sono più lunghi e lenti.
Quindi la band si scioglie e Ari vive in giro per il mondo, salvo collaborare coi New Age Steppers, gruppo reggae con cui collaborano anche musicisti di estrazione jazz come Steve Beresford e coi grandissimi Rip rig + panic. Qualche anno fa Ari Up e Tessa Pollitt avevano riformato le Slits, con la figlia di Paul Cook dei Sex Pistols ed altre nuove entrate, incidendo un paio di singoli, "Revenge of the giant Slits", e "Grown Ups", un ritorno al punk dalle origini.
Poi la morte di Ari ha messo la parola fine. Certamente le Slits non sono state il più grande gruppo dell'epoca, ma la loro musica suona ancora fresca.
Fecero parte di un nutrito movimento di new wave al femminile (Prag Vec, Raincoats, Pink Industry, Martha and the muffins e molti altri), che visto nel suo complesso appare fondamentale per capire la musica degli anni '80 e l'alternative dei decenni seguenti.
Alfredo Sgarlato
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