La predisposizione di questa nuova label é molto agguerrita, animata com'é dalla voglia di riscossa di artisti che sono stati penalizzati dal solo fatto di operare nel sud, decisa a rivalutare palchi e strutture meridionali.
E non hanno tutti i torti quelli della MKrecords: a pensarci bene (e non dico nulla di nuovo!) buona parte della migliore musica storicamente parlando é giunta dai sud di tutto il mondo...o sbaglio?
Altro merito non indifferente quello di offrirci un piccolo squarcio positivo e costruttivo di una regione italiana che in questo momento é al centro delle cronache per fatti non proprio piacevoli!
TEARS AND RAGE : WELCOME INSIDE (2007 /MK records)
Prima produzione in assoluto della nuova label calabrese MKrecords, Musikart e debutto anche dei Tears and Rage, Welcome Inside inaugura direi alla grande il progetto cosentino: disco rock dai chiari ascendenti anni '70, che già dall'iniziale utopica Revolution in my head, con quella calda armonica e la chitarra/voce trascinanti di Joe Santelli rivendicano vibrazioni southern antiche e più recenti : Allmann Brothers... Black Crowes.. Ed anche se il messaggio di fondo del disco e della bio della band può risultare eccessivamente utopistico, perché ritengo sia piuttosto difficile per come siamo conciati sperare in una nuova 'summer of love', rimane la realtà di otto brani decisamente ispirati e suonati bene, intrisi di romanticismo 'rivoluzionario' fatto più di lacrime mi pare che di odio.
La rabbia si tocca con mano nella succitata Revolution in my head ma soprattutto nella concitata e battagliera Never.
Empty glass, I'v looked for your eyes, Welcome inside vivono di arcobaleni blues e dolci armonie decisamente figlie di un'estetica pacifista vecchia di 40 anni, ma più che mai vagheggiata dalle nuove generazioni.
Il mood liquido ed intrigante di questi brani in alcuni momenti mi ricorda il 'nuovo' romanticismo melodico di quel filone rock italiano che fa a capo a bands come Le Vibrazioni (ho detto una bestemmia?).
Ma la differenza qui la fa uno come Joe Santelli, davvero una grossa sorpresa per me: non tanto come (pur valido) vocalist quanto come strumentista e compositore. Il suo impeto esecutivo, la passionalità irrefrenabile che profonde nei suoi soli chitarristici, che siano duri o slide, gli permettono davvero di cavalcare il vento, parafrasando l'episodio più notevole in senso assoluto di Welcome Inside.
L'epica Ride the wind é figlia sia della magia armonica dei '60 che della durezza hard dei '70, pur con connotati vagamente stoner: si stenta a credere ascoltandola che a creare questi sei minuti e passa di inebriante bellezza rock senza tempo sia una band italiana!
I due strumentali, lirici e meditabondi, Lyn ed Empty glass part II sono un'ennesima conferma di quanta poesia siano capaci i keyboards e le corde (Joe Santelli) dei Tears & Rage.
Dalla Calabria uno dei dischi italiani di rock (revival?...direi di no!) più notevoli di fine 2007.
Bravi, avanti così!
http://www.mkrecords.it/
http://www.tearsandrage.com/
www.myspace.com/tearsandrage
PASQUALE 'Wally' BOFFOLI
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