Negli ultimi anni e nelle ultime sue opere NICK CAVE si é come dire ' regolarizzato', avvicinandosi ad una forma-canzone canonica e dai tratti lirici inconfondibili, estremamente penetranti.
Mi piace quindi rispolverare alcune mie vecchie recensioni di tre dei suoi albums degli anni '80 tra i più 'incontinenti', slabbrati e in alcuni casi informali.
Ma forse il termine più appropriato è 'VISIONARI' .
Ve li racconto ex-novo sperando di mettere la classica 'pagliuzza' nell' orecchio di qualcuno, affinché li vada a riscoprire in tutta la loro potente unicità.
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Registrato agli Hansa Studios di Berlino, The Firstborn Is Dead é un disco importante per Cave perché sviscera compiutamente per la prima volta il suo immaginario musicale americano.
Il blues del delta del Mississippi prima di tutto, ma anche il gospel/spiritual ed il rock&roll, il tutto filtrato perfidamente dalla sua vena esasperata e da liriche maledette.
L'espressionismo strumentale sulfureo e minimale della slide di Blixa Bargeld, Barry Adamson e Mick Harvey, un combo perfetto per materializzare gli incubi di Nick.
Un australiano con base a Londra e Berlino che rivisita le sacre radici dei neri schiavizzati nell'America guerrafondaia... più totalizzante di così!
Il fantasma di Elvis 'the king' é così di nuvo omaggiato nella tempestosa Tupelo, il blues lancinante di Knockin' On Joe e quello schizzato di Black Crow King, le paludi insidiose di Blind Lemon Jefferson, l'ansia patologica di Train Long Suffering...versione psicopatica del classico rockabilly Mistery Train.
Wanted Man, cover chirurgico/seriale di Bob Dylan.Un disco che sublima la disperazione in potenti, visionari e stridenti scenari metallici.
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Un'opera che letteralmente saccheggia traditional-songs al 90% americane, e il culmine da parte di Cave di un processo ortodosso di riappropriazione artistica delle radici blues, gospel, pop, rock che nei Birthday Party si intravvedevano solo confusamente, annaspanti nello splendido caos anarchico sonico del gruppo australiano.
Le covers crudeli di I'm Gonna Kill That Woman di John Lee Hooker e del superclassico Hey Joe sono visionarie ed allucinate; in All Tomorrow's Parties Cave ed i semi cattivi serializzano mirabilmente la reiterazione velvetiana ampliando il concetto di tradizione rock senza forzature.
Questi gli apici creativi di Kicking… con i Bad Seeds che girano a mille, strumentisti assolutamente scarni, essenziali, improntati ad un espressionismo quasi pittorico: Bargeld gratta e tormenta la sua chitarra senza requie, Harvey sfoggia la sua immensa tavolozza cromatica dividendosi tra pianismi martellanti, archi classici.....
L'intimismo noir di The Folksinger di Johnny Cash, i commossi fiotti spiritual/gospel di Jesus Met The Woman At the Well e Long Black Veil sono poi dei vestiti su misura per un Nick impegnato a trasfigurare la lezione dei padri con carisma immenso.
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Il disco più sottovalutato e trascurato di Nick ed i suoi semi cattivi, dopo l'eclettico Kicking Against The Pricks.
Nato dalla fusione di due e.p. separati e da un periodo travagliato in seno ai Bad Seeds, in realtà ancora oggi conserva un maledetto fascino dark berlinese... la produzione morbosa di Flood ed un suono placentale/velato di vizio... insomma, davvero il 'Berlin' di Cave!
Archetipi femminili tra il sacro e profano. Torbide e meravigliose ballate decadenti come Sad Waters, Your Funeral... My Trial e la febbricitante Stranger Than Kindness.
The Carny...la surreale sagra brechtiana da cabaret berlinese dell'imbonitore, del ronzino e di una carovana di 'freaks'.
Il furore di Jacks Shadow, Hard On For Love e She Fell Away si stempera nella sentita cover di Tim Rose, Long Time Man.
PASQUALE BOFFOLI
http://www.nickcaveandthebadseeds.com/
due piccoli estratti audio dall'ultimo AbattoirBlues /The Lyre of Orpheus..tanto per gradire!
http://exodus.interoutemediaservices.com/deliverMedia.asp?id=7FBD900F-3BEC-4A51-B7F2-2F585B243A6D
http://exodus.interoutemediaservices.com/deliverMedia.asp?id=085F3EAC-C7F9-44BF-B3BA-456574BEEC4B
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