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giovedì 4 agosto 2011

AUSTRALIAN WAVE - THE BOYS NEXT DOOR: "Door, door" (1979 LP, 1993 CD, Mushroom)

L' inizio del melodramma ha la faccia di un folle. Il folle della porta accanto. Potrebbe essere il bidello della Caulfierd Grammar School di Melbourne che Nick Cave, Phill Calvert, Tracy Pew e Mick Harvey frequentano svogliatamente sognando, tra i banchi, di poter suonare come i loro idoli: icone decadenti come Bowie, Ramones, Roxy Music, Lou Reed, Vincent Furnier. Ci provano suonando al Punk Gunk assieme ad altri sfigati come Tch Tch Tch, Babeez e Teenage Radio Stars, mettendo in giro un paio di
singoletti per la locale Suicide Records e quindi con un intero album che dà il benvenuto in formazione a Rowland S. Howard (ex chitarrista degli Young Charlatans), che sarà uno degli artefici della follia dei Birthday Party.
Ma per adesso, siamo nell' Aprile del 1979, la follia è solo rappresentata in foto. Il contenuto ha invece molto a che fare con certo power-pop, con il punk melodico di bands come Undertones, Vibrators, Buzzcocks e Ramones (si ascoltino i coretti di The nightwatchman o Somebody 's watching me, NdLYS) e con certo "stupido" glam rock con cui i quattro australiani hanno ingannato i pomeriggi della loro adolescenza. L' innesto della chitarra di Howard convince la band a rivedere la scaletta
dell' intero disco scartando metà del materiale e lasciando posto alle nuove canzoni suonate o scritte da Rowland. E' proprio lui a portare in dono Shivers, dolcissima e dilatata ballata chitarristica che si impone subito come un piccolo classico locale e che apre alla band
l' accesso al Crystal Ballroom, la teca di cristallo dietro cui si muove tutta la scena punk e new-wave di Melbourne che conta. Intanto la band diventa sempre più feroce, fomentata dalle pile di dischi di importazione che Cave, Harvey e Howard comprano assieme a quantità sempre maggiori di droghe: Pere Ubu, Gang of Four, Pop Group, Fall e vecchie anime tormentate come Stooges e Captain Beefheart girano sui loro piatti e dentro le loro vene. Un anno dopo la band si prepara a volare in Inghilterra e ad organizzare una delle più violente feste di compleanno mai realizzate. Sarà solo dopo quella festa di follia e soprattutto dopo le feste private di Cave che il Vecchio Continente si accorgerà dei Boys Next Door. Più per farsi vanto di aver scoperto le prime torbide perversioni del proprio idolo che per reale amore per una band oscurata troppo presto dalla luce nera delle stelle morenti venute dopo di loro.
Franco Lys Dimauro

The Boys Next Door

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