PAGINE

domenica 13 marzo 2011

THE FUZZTONES: "Preaching to the Perverted" (2011, Stag-O-Lee)

Sono passati ben 26 anni dall'uscita di "Lysergic Emanations" l'album che ha consacrato i Fuzztones tra le pietre miliari del garage anni '80. E non si può nascondere che si sentono tutti in "Preaching to the Perverted", l'ultimo lavoro che il gruppo ha appena pubblicato per la tedesca Stag-O-Lee. Non ci sono più la grinta esplosiva di brani come Strychnine, 1-2-5 o Cinderella e il suono possente che ha caratterizzato la loro produzione discografica in quella gloriosa seconda metà degli anni '80, nonostante la voce di Rudi Protrudi rimanga sempre potente e caratteristica dando un'impronta particolare a ogni brano. Il suono di "Preaching to the Perverted" (titolo che è anche quello di un film del 1997 diretto da Stuart Urban), peraltro un lavoro per una volta tutto composto da brani originali, risulta meno selvaggio e decisamente più morbido e pop, sebbene la vena garage sia ben presente in una buona parte del disco. Anche i testi sono diventati a tratti più maturi (in Launching Sanity's Dice viene evocata pure l'amletica citazione “to be or not to be”) e perfino malinconici, come quando Rudi nel brano Old ripete quasi cantilentando frasi come "I'm old/I'm old and wise/I'm old/I don't get any younger/I'm old/I'm lucky just to be alive". Ma ci sono anche brani dal tono e dal tema ben diversi come Lust Pavillon o This Game Called Girl.
Nell'insieme comunque il disco è decisamente piacevole, sebbene contenga un paio di brevi episodi finali che forse avrebbero potuto rimanere fuori, Bound To Please in cui Protrudi canta insieme alla tastierista Lana Loveland, e Come To Me. Però tutta la prima metà del disco non fa rimpiangere troppo i tempi andati. Molto è dovuto anche all'organo incalzante della  Loveland che richiama alla mente l'indimenticabile Deb O'Nair, ma pezzi come My Black Cloud, Flirt, Hurt & Desert, Between the Lines, Invisible sono di quelli che ti rimangono in testa dopo averli sentiti un paio di volte senza che nemmeno te ne fossi resa conto.
Il primo ascolto del disco lascia un po' perplessi: "Preaching to the Perverted" è un album che non bisogna giudicare al primo assaggio, ma solo dopo averlo bene assaporato.
Rossana Morriello

Mix con tutti i brani dell'album
Don't Speak Ill of the Dead (live)
Set me straight (live)

Nessun commento:

Posta un commento