Inizi: il Paisley Underground; una fiera personalità
Lasciatemi iniziare questa retrospettiva sui Thin White Rope affermando, senza tema di smentita, d'essere in presenza di una delle più grandi band della storia del rock e, contestualmente, tra le più colpevolmente misconosciute dell'intero firmamento, quantunque essi non abbiano mai cercato la ribalta, e anzi l'abbiano evitata con cura maniacale. Allora, l'operazione di tratteggiamento della loro augusta carriera ha del numinoso, poiché attiene a una sorta di recupero della loro opera dal mare magnum dell'oblio, in cui sono attratte come in un “Maelstrom” ferale anche le cose più grandi.
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sabato 20 agosto 2011
venerdì 19 agosto 2011
SHORT REVIEWS - JELLO BIAFRA AND THE GUANTANAMO SCHOOL OF MEDICINE: "Enhanced Methods of questioning" (2011, Alternative Tentacles)
# Consigliato da DISTORSIONI
Dopo il debutto, un mini. Come ai tempi dei Dead Kennedys. Come allora, come da sempre nella carriera di Jello Biafra, sono gli Stati Uniti a essere scherniti, la sua ideologia delle guerre da esportazione, il suo benessere vero o presunto, comunque ostentato, costruito sulle macerie del terzo mondo e vergato a tergo dei trattati ambientalisti che azzardano a salvare un mondo al collasso, la sua ostinata fede nel dollaro e nel tubo catodico, la sua corsa alla conquista del pianeta prima e dello spazio attorno al mondo poi a venir rappresentati simbolicamente sin dalla copertina, stavolta come sangue che cola da un guanto di lattice.
Dopo il debutto, un mini. Come ai tempi dei Dead Kennedys. Come allora, come da sempre nella carriera di Jello Biafra, sono gli Stati Uniti a essere scherniti, la sua ideologia delle guerre da esportazione, il suo benessere vero o presunto, comunque ostentato, costruito sulle macerie del terzo mondo e vergato a tergo dei trattati ambientalisti che azzardano a salvare un mondo al collasso, la sua ostinata fede nel dollaro e nel tubo catodico, la sua corsa alla conquista del pianeta prima e dello spazio attorno al mondo poi a venir rappresentati simbolicamente sin dalla copertina, stavolta come sangue che cola da un guanto di lattice.
THE BOXER REBELLION: “The Cold Still” (marzo 2011, Absentee/Audioglobe)
Capita che hai un periodo di vacanza. Mezza serata libera tra l’afa appiccicosa che corrode i nervi e le zanzare che danno una mano. Vai alla ricerca di una ventata di aria fresca, se non per dar sollievo al corpo, almeno per lo spirito. E se sei fortunato, rovistando tra le miriadi di agganci nella Rete, puoi imbatterti in gelidi amori che scoccano al primo ascolto, in groppa ai dardi di Cupido. Così è stato per me con “The Cold Still”, dei Boxer Rebellion, in quella notte di mezza estate. Londinesi, assortiti per quanto riguarda le origini dei componenti del gruppo
giovedì 18 agosto 2011
LIVE REPORT - Adolescents + Burning Heads + The Steaknives - 14 luglio 2011, INIT, Roma
Se da una parte non vedevo l’ora di rivedere gli Adolescents dal vivo dall’altra ero un po’ titubante per la scelta della location. Essendo la meta’ di luglio e con il caldo eccezionale che ha colpito la penisola in questi giorni, la scelta di un concerto all’interno di un locale non è delle migliori. Ma d’altronde prendere o lasciare. L’Init e’ bello pieno come al solito quando si parla degli Adolescents, segno che il pubblico romano ama molto il gruppo del buon Tony Reflex.
SHORT REVIEWS - THE BONGOLIAN: “Bongos For Beatniks” (2011, Blowup Records)
# Consigliato da DISTORSIONI
The Bongolian è il mondo parallelo ed esclusivo nel quale Mr. Nasser Bouzida, one man band, dà libero sfogo alle sue fantasie cinematografiche b-movies '50 e ’60 ed alle più spericolate ed intriganti ipotesi di creatività futura fradicia di passato: tranci sonori-soundtracks di 3-4 minuti che materializzano i voli pindarici più arditi. Miracoli che solo la musica rende possibili: quella di “Bongos For Beatniks”, quarto capitolo della saga ‘Bongoliana’ può teletrasportare,
The Bongolian è il mondo parallelo ed esclusivo nel quale Mr. Nasser Bouzida, one man band, dà libero sfogo alle sue fantasie cinematografiche b-movies '50 e ’60 ed alle più spericolate ed intriganti ipotesi di creatività futura fradicia di passato: tranci sonori-soundtracks di 3-4 minuti che materializzano i voli pindarici più arditi. Miracoli che solo la musica rende possibili: quella di “Bongos For Beatniks”, quarto capitolo della saga ‘Bongoliana’ può teletrasportare,
mercoledì 17 agosto 2011
PUNK - THE RUTS: “The Crack” (1979, Virgin)
La bufera punk anglosassone della seconda metà anni ’70 fu marchiata a fuoco prima di tutto dall’uscita di alcuni dischi assurti giustamente a statura ‘iconica’ come gli album di debutto dei Clash, dei Sex Pistols e dei Damned, caratterizzati soprattutto da un’ anfetaminica carica di rabbia nichilista: nessuno quindi si offenderà se scriviamo che le bands citate davano pochissima importanza al lato tecnico delle loro esecuzioni dal vivo ed incisioni, era la norma tra il ’76 ed il ’79, il 'politically correct'!
BLACK LIPS: “Arabia Mountain” (2011, Vice Records)
Dopo più di un anno passato in studio di registrazione, ha visto finalmente la luce il nuovo album dei Black Lips, “Arabia Mountain”. La band formata da quattro giovinastri, attiva da otto anni e giunta alla loro sesta pubblicazione, conquistò l’attenzione del pubblico con il terzo album “Let It Bloom”(In The Red, 2005), incontrando anche il consenso della critica che li definì (con improbabile etichetta) flower punk. Non da meno le loro esibizioni live, animate da uno spirito goliardico e irriverente che ha sicuramente giocato
CITY FINAL: “How We Danced” (2011, Five To Midnight/Unhip records)
'Your happiness is my sorrow ...', il verso di North On Canvas, terza traccia dell’album d’esordio dei romani City Final, “How we danced”- che segue di tre anni l’ep "The research" uscito a nome Passione Nera e con una diversa line-up - ben ci introduce nell’universo melanconico e umbratile della musica dei romani City Final, una musica dai toni chiaro scuri, a tratti perfino cupi, che ti cattura con il suo romanticismo dolente. Diciamolo subito: l’album convince subito al primo ascolto, la voce di Andrea Pirro,
WOLF GANG: “Dancing with the devil E.P.” (marzo 2011, Warner)
# Consigliato da DISTORSIONI
Un EP "estivo" che non può che preludere a un disco orientato allo stesso genere di colonna sonora stagionale. Con questo non si deve intendere che il lavoro del giovane dandy britannico Max McElligott (aka Wolf Gang) sia di scarsa qualità. Questo autodidatta inglese con la faccia da damerino e una piacevolissima voce da fratellino discolo di Mika si produce in un pop sognante e sofisticato, che ora sorvola le suggestioni anni 80 più scanzonate e ora si apparta a flirtare con i profili cupi della new wave, ma senza prendersi mai troppo sul serio.
Un EP "estivo" che non può che preludere a un disco orientato allo stesso genere di colonna sonora stagionale. Con questo non si deve intendere che il lavoro del giovane dandy britannico Max McElligott (aka Wolf Gang) sia di scarsa qualità. Questo autodidatta inglese con la faccia da damerino e una piacevolissima voce da fratellino discolo di Mika si produce in un pop sognante e sofisticato, che ora sorvola le suggestioni anni 80 più scanzonate e ora si apparta a flirtare con i profili cupi della new wave, ma senza prendersi mai troppo sul serio.
martedì 16 agosto 2011
DIRTY BEACHES: "Badlands" (2011, Zoo Music, Goodfellas)
# Consigliato da DISTORSIONI
Sotto la misteriosa sigla di Dirty Beaches si nasconde il progetto solista di Alex Zang Hungtai, nativo di Taiwan ma presto traslocato oltre oceano, a Montreal in Canada per l'esattezza, e giunto con questo "Badlands", titolo pare ispirato dal grande Jim Jarmush, al suo terzo disco da solista. Alex si colloca con questo suo lavoro direttamente nel filone lo-fi, il disco infatti è deliberatamente registrato in bassa qualità, con sonorità che rimandano addirittura al rock dei fifties, e con non troppo nascoste simpatie per i grandi maledetti del cinema odierno, Tarantino, Lynch e Kim Ki Duk.
Sotto la misteriosa sigla di Dirty Beaches si nasconde il progetto solista di Alex Zang Hungtai, nativo di Taiwan ma presto traslocato oltre oceano, a Montreal in Canada per l'esattezza, e giunto con questo "Badlands", titolo pare ispirato dal grande Jim Jarmush, al suo terzo disco da solista. Alex si colloca con questo suo lavoro direttamente nel filone lo-fi, il disco infatti è deliberatamente registrato in bassa qualità, con sonorità che rimandano addirittura al rock dei fifties, e con non troppo nascoste simpatie per i grandi maledetti del cinema odierno, Tarantino, Lynch e Kim Ki Duk.
NOT MOVING: “Light/Dark” - singles, EP, and early more 1981-1987 (2011, Audioglobe Relics)
# Consigliato da DISTORSIONI
Operazione meritoria da parte della Relics, nuova etichetta di Audioglobe specializzata in recuperi di vinili rari italiani: “Light/Dark” rende disponibili le primissime incisioni dei Not Moving, (nome che omaggiava i DNA di Arto Lindsay) band piacentina che negli anni '80 conquistò il pubblico, anche grazie alle infuocate esibizioni live. Il gruppo nasceva come trio, guidato dal batterista Tony Face (Antonio Bacciocchi), ex Chelsea Hotel e alfiere della cultura mod in Italia,
Operazione meritoria da parte della Relics, nuova etichetta di Audioglobe specializzata in recuperi di vinili rari italiani: “Light/Dark” rende disponibili le primissime incisioni dei Not Moving, (nome che omaggiava i DNA di Arto Lindsay) band piacentina che negli anni '80 conquistò il pubblico, anche grazie alle infuocate esibizioni live. Il gruppo nasceva come trio, guidato dal batterista Tony Face (Antonio Bacciocchi), ex Chelsea Hotel e alfiere della cultura mod in Italia,
lunedì 15 agosto 2011
GALLHAMMER: "The End" (2011, Peaceville)
Guardo la copertina e penso a Burzum: la cosa già mi garba. Poi leggo che il trio femminile nipponico si è ridotto a soli due elementi, la chitarrista Mika se ne è andata e sono rimaste Vivian (basso e sax) e Risa (batteria). Penso subito che l' attitudine è fondamentale, che la lezione numero uno del punk è proprio questa: si fa con quello che si ha, senza lamentarsi, ci si rimbocca le maniche e via.
BON IVER: “Bon Iver” (2011, Jagjaguwar/4ad)
Si presenta con una meravigliosa copertina a cura dell'artista Gregory Euclide il nuovo lavoro discografico di Bon Iver alias Justin Vernon. Gli è bastato un solo disco per entrare a far parte del circuito dei nomi piu importanti del circuito folk alternativo, un semplice esordio per diventare uno dei personaggi più attesi di questo 2011. Era il 2007 quando veniva pubblicato autonomamente "For Emma, Forever Ago", che venne in seguito distribuito
domenica 14 agosto 2011
PETER MURPHY: "Ninth" (2011, Nettwerk)
# Consigliato da DISTORSIONI
Ritorna a far parlare di sè Peter Murphy, una delle icone più conosciute del dark inglese, per essere stato il frontman dei leggendari Bauhaus, e lo fa a ben 7 anni di distanza dalla sua ultima apparizione da solista con il discreto "Unshattered"(2004). Un pò di storia recente: dopo lo split dei Bauhaus avvenuto nel 1983, e dopo la breve e valida avventura con i Dali's Car, con il compianto Mick Karn, il nostro inizia una lunga anche se non fitta carriera solistica, alternata da prove non distanti dagli ultimi Bauhaus quali le prime tre, "Should the world fail to fall apart" (1986),
Ritorna a far parlare di sè Peter Murphy, una delle icone più conosciute del dark inglese, per essere stato il frontman dei leggendari Bauhaus, e lo fa a ben 7 anni di distanza dalla sua ultima apparizione da solista con il discreto "Unshattered"(2004). Un pò di storia recente: dopo lo split dei Bauhaus avvenuto nel 1983, e dopo la breve e valida avventura con i Dali's Car, con il compianto Mick Karn, il nostro inizia una lunga anche se non fitta carriera solistica, alternata da prove non distanti dagli ultimi Bauhaus quali le prime tre, "Should the world fail to fall apart" (1986),
ANDREW'S CORNER - '80s Californian Punk, AGENT ORANGE: "Living in darkness" (1981), "This is the voice" (1986)
'Agent Orange' era il nome in codice dato dall' esercito statunitense a un erbicida che fu ampiamente usato dagli Stati Uniti tra il 1961 e il 1971, durante la Guerra del Vietnam. L'impiego militare ufficiale era finalizzato alla rimozione delle foglie degli alberi così da privare i Viet Cong della copertura del manto vegetale. Si scoprì che l'Agente Arancio ha come sottoprodotti delle diossine altamente tossiche ritenute responsabili di malattie e difetti alla nascita sia nella popolazione vietnamita che nei veterani di guerra statunitensi. Si è anche scoperto che ha proprietà cancerogene, che colpiscono principalmente le donne, e teratogene. (Wikipedia).
"PSICOANALISI AL FEMMINILE"
La psicoanalisi è, tra le discipline umane, quella che ha raggiunto più presto la parità tra i sessi. Fin dagli inizi il mondo psicoanalitico venne frequentato da forti personalità quali la scrittrice Lou Salomé, amica di Nietzsche e amante di Mahler e poi di Rilke.
Chi era questa donna dal fascino irresistibile che riesce ad entrare nelle grazie, anzi, a far perdere completamente la testa, alle menti più illuminate del suo tempo? Era una donna completamente diversa dallo stereotipo del tempo. Era bella? Sì,
Chi era questa donna dal fascino irresistibile che riesce ad entrare nelle grazie, anzi, a far perdere completamente la testa, alle menti più illuminate del suo tempo? Era una donna completamente diversa dallo stereotipo del tempo. Era bella? Sì,