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sabato 9 luglio 2011

PROFILES - DEMETRIO STRATOS (Alessandria d'Egitto, 22 aprile 1945 – New York, 13 giugno 1979)


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La foto a fianco é la copertina di uno dei più recenti libri sul fenomeno italo-greco Demetrio Stratos, "Consapevolezza. Gli Area, Demetrio Stratos e gli anni Settanta'"(2009, Luca Trambusti, Arcana Editrice, collana Songbook). La precedente e più recente bibliografia - Luca Pessina, "Essere voce. Viaggio nella vocalità: dal gioco a Demetrio Stratos" (2011, Aereostella, Milano) - su Stratos e gli Area per fortuna non sono avare e a ben cercare si è premiati da tomi generosi. Intanto vogliate gradire quest'articolo sull'argomento di Alessandro Corso (vive - e scrive per Distorsioni - da Riga): il nostro collaboratore non perde tempo, già nell'incipit si addentra in particolari tecnici riguardanti l'arcipelago VOCE; non spaventatevi e proseguitene la lettura, si tratta di un prezioso pezzo propedeutico alle straordinarie arte/sperimentazione vocali ancora tutte da scoprire, in questo terzo millennio, di DEMETRIO STRATOS! (Wally Boffoli)

venerdì 8 luglio 2011

THE RESIDENTS - Other cryptic stories from San Francisco ... in the ' 70: "Meet the Residents" and "Third Reich Rock & Roll"

Non è la prima volta che la brava Romina Baldoni scrive su THE RESIDENTS su DISTORSIONI: dopo REISSUES – THE RESIDENTS: “Not Available" (1978, Ralph Records - 2011 Vynil, MDV Audio) + The Residents Connection, suo articolo pubblicato il 12 Marzo 2011 in concomitanza con la provvidenziale ristampa di uno dei loro lavori più importanti, Romina torna, con nostro grande plauso, sul luogo del delitto analizzando altri due lavori chiave usciti negli anni '70 del misterioso combo di San Francisco. Che i bulbi siano con voi! (Wally Boffoli)

giovedì 7 luglio 2011

SOLUZIONE: “L'esperienza segna” (2011, Jost)

Presentarsi con una copertina e un booklet che richiamano esplicitamente immagini kubrikiane significa avere coraggio. Il rischio è quello di fare, come si suol dire, il passo più grande della gamba ed incappare in una sorta di autogol deludendo l'ascoltatore, che forse a primo impatto aspetta di trovarsi davanti un lavoro totalmente diverso.
I Soluzione sono un trio veneziano, ormai romano d'adozione, composto da Luca Nuzzolo (voce, chitarra, synth), Francesco Fedele (basso) e Massimiliano Renzi (batteria). "L'Esperienza Segna", prodotto dallo scrittore Massimiliano Nuzzolo e dalla stessa band, si presenta come un lavoro fresco e godibile, a volte forse troppo leggero

GOMEZ: “Whatever’s On Your Mind” (2011, Pias/Self)

Giunti al settimo album in studio in tredici anni di carriera, i Gomez sono sempre alla ricerca di una loro strada, infatti dopo i due primi bellissimi dischi hanno stentato a ritrovare la vena e la freschezza creativa di una musica che sapeva fondere con naturalezza pop, country, blues, elettronica in un’ottica indiscutibilmente indie. Neanche quest’ultimo “Whatever's On Your Mind”, composto in gran parte utilizzando le tecnologie del web - i musicisti si inviavano le parti composte da ciascuno via internet e solo alla fine si sono ritrovati in studio per la produzione e il missaggio finale - appare in grado di risollevare le sorti della band di Southport.

SYD BARRETT (6 gennaio 1946 - 7 luglio 2006): 'Epilogo'


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Se fosse ancora in vita Syd Barrett oggi avrebbe 65 anni: la signora velata di nero che non risparmia nessuno invece l’ha fatto salire sul suo splendido stallone bianco l’estate di cinque anni fa esatti, oggi, 7 luglio 2006, per condurlo al galoppo nelle sue lande desolate. Oggi certamente la sua pancetta sarebbe stata ancora più evidente ed i pochi capelli rimasti caduti del tutto. Vogliamo andare controcorrente noi di Distorsioni, ricordandolo non come di prammatica stanno facendo tutti, anche in rete, attraverso il rassicurante e collaudatissimo viatico delle sue immagini e song più iconiche e decadenti: ve lo raccontiamo invece, per amor di verità e completezza, nel suo penultimo ordinario trancio di vita, monco di qualsiasi ‘appeal’, grazie alle parole di Mike Watkinson e Pete Anderson,

SYD BARRETT, "The Madcap Laughs" (Harvest, Jan. 3 1970/ Recording Date: May 6, 1968 - July 26th, 1969)


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RIPUBBLICHIAMO IN RICORDO DI SYD BARRET, OGGI A 5 ANNI DALLA SCOMPARSA

"I’m trying to find you, I’m living, I’m giving, To find you, To find you, I’m drowning ..."


(da Opel, registrata l'11 aprile 1969 durante le 'sessions' di "The Madcap Laughs" venne inizialmente esclusa dal disco per poi riapparire soltanto il 17 ottobre 1988 sulla compilation omonima, insieme ad altri brani precedentemente scartati, versioni alternative, outtake, etc ...)

SIMONA GRETCHEN: “Venti e Tre” 45 giri (2011, Disco Dada e Trovarobato)

Ritorna dopo 2 anni di assenza Simona Gretchen, dopo aver stupito l’ambiente indie-underground Italico col suo bellissimo disco di debutto “Gretchen Pensa Troppo Forte” (2009), sicuramente uno dei dischi migliori di questo decennio zero. Questo nuovo prodotto si presenta nello splendido formato del vecchio e glorioso 45 giri, adesso misteriosamente definito 7”, e presenta una splendida copertina in puro stile Andy Wahrol con la foto della singer faentina ripetuta ventitre volte, quanti sono appunto gli anni di Simona e con l’ultimo riquadro in basso a destra lasciato libero dove compare il titolo del disco.

UN DISCO AL MICROSCOPIO - JOHN FRUSCIANTE: "To record only water for ten days" (2001, Warner Music Group)

John Frusciante, celebre chitarrista storico dei Red Hot Chili Peppers è un musicista differente dai suoi compagni d'avventura. Fuoriuscito per i suoi problemi di tossicodipendenza dal gruppo all'indomani della pubblicazione di "Blood Sugar Sex Magic"(1991), è sempre stato il più fragile e quello meno propenso a gestire la pressione della rockstar nella band. Persosi nell'eroina, a tal punto da rischiare di morire nell'incendio della sua casa che ha sfigurato le sue braccia e cancellato parte dei suoi vistosi tatuaggi, era arrivato ad un punto di non ritorno.

mercoledì 6 luglio 2011

ROCK ARCHEOLOGY - "The garage psych-blues of THE MISUNDERSTOOD" (1963 - 1969)

Garage band psych-blues per eccellenza, originaria di Riverside (California), fu fondata nel lontano 1963 ed è stata una delle band più importanti del periodo, per i loro spettacolari live shows, per il sound travolgente e originale che li caratterizzò e la capacità dei musicisti nel comporre delle splendide songs rimaste nel ricordo degli appassionati e dei collezionisti di varie epoche.

THE PAINS OF BEING PURE AT HEART: “Belong” (2011, Slumberland)

The Pains of Being Pure at Heart sono un indie band di New York formatasi nel 2007 con un sound spiccatamente brit-pop o shoegazer se preferite. Dopo un ep di 4 pezzi nel 2007 ha debuttato con l’omonimo album 2 anni dopo ottenendo i favori di pubblico e critica. Un disco che all’epoca sorprese tutti, con quelle atmosfere care alle bands d’albione di 20 anni fa: il sound di TPOBPAH infatti è sempre molto melodico, mai troppo ruvido, e dopo quel sorprendente debutto i ragazzi ci riprovano con la sempre difficile opera seconda.

MEI - I vincitori del nuovo festival per emergenti, Targa Giovani Supersound 2011 - 23, 24, 25 settembre 2011, Faenza)

Il M.E.I. presenta  i vincitori under 25 della Targa Giovani Supersound 2011: I Cani, Be Forest, Carlot - ta, Heike Has The Giggles e Simona Gretchen - Premio speciale MEI ad Erica Mou - I premi saranno consegnati a Supersound, venerdì 23 settembre al Teatro Masini di Faenza

martedì 5 luglio 2011

BLACK ANGELS: “Phosgene Nightmare E.P.“ (2011 Ada)

Della serie “battiamo il ferro finchè è caldo”: i Black Angels approfittano della luce dei riflettori puntati su di loro, specie negli ultimi tempi. Nel giro di pochi mesi infatti, mentre Telephone, brano tratto dall’ultimo full lenght "Phosphene Dream" è stato inserito in un noto spot pubblicitario, sono usciti "Another Nice Pair", ristampa in un unico volume, dei primi due validissimi ep (l’omonimo del 2005 e "Exit" del 2008), nonché un succulento live in DVD di ottima qualità sia audio che video dal titolo "Rockpalast 2011", altrettanto consigliato.

AUTORI VARI: “Prog Exhibition” (2011, Aereostella/Immaginifica /Edel distr.)

A soli sei mesi di distanza dal grande evento, la “Prog Exhibition” di Roma, uno dei più grandi raduni mondiali nella storia recente del rock progressivo, diventa un elegante cofanetto. I più attenti tra i lettori di Distorsioni ricorderanno che il festival era già stato ospite, con un dettagliato reportage, proprio su queste pagine virtuali; per chi invece non lo ricordasse, ecco una rapida rispolverata: il 5 e il 6 novembre 2010 le Edizioni Musicali “Aereostella”, dirette da Iaia De Capitani avevano voluto rievocare, presso il teatro Tendastrisce di Roma,

THE VINES: “Future Primitive” (2011, Sony Music)

La band di Sydney, attiva già dalla fine degli anni ’90, nel 2002 con l’album di debutto “Highly Evolved” (Capitol Records) conosce uno straordinario successo internazionale grazie al sostegno di un produttore del calibro di Rob Schnapf (Foo Fighters, Beck, Elliott Smith). Spiccano in questo primo lavoro dei The Vines le peculiarità originalissime di un sound beat intrecciato con ritmi punk, garage e ska. Connubio improbabile tra Beatles e Nirvana reso credibile dall’istrionismo vocale del cantante e leader Craig Nicholls.

lunedì 4 luglio 2011

BLACKFIELD: “Welcome to My Dna” (2011, Kscope)

Dietro il nome Blackfield si nasconde l'ennesima creatura di Steven Wilson, l'iperprolifico leader dei grandi Porcupine Tree, oltre che membro di svariati altri gruppi quali I.E.M., No-Man, Bass Communion e Continuum tra gli altri, e giunto con questo “Welcome to My Dna” alla sua terza prova in studio. Un breve prologo: Avi Geffen, un israeliano innamorato dei Porcupine Tree invita la band a suonare nel suo paese nell'anno 2000, rapidamente fa amicizia con Wilson e questi per ricambiare decide prima di invitarlo quale seconda voce alle registrazioni di “In Absentia” (2002),

I CANI: "Il sorprendente album d’esordio dei Cani" (2011, 42 Records)

Roma anno zero; questo potrebbe essere simbolicamente lo scenario con cui i Cani inquadrano lo spaccato della società contemporanea ripartendo musicalmente con pochi essenziali mezzi. Il punto di forza di questo progetto dall’identità enigmatica dietro alla quale si cela un unico artefice, sta sicuramente nei testi capaci di focalizzare da un punto di vista soggettivo, dettagli di un quotidiano che delineano situazioni in cui nessuno può fare a meno di identificarsi.

PALKOSCENIKO AL NEON: “Lucas” (2011, Distruzionixluso)

“Lucas” è il quinto album per Palkosceniko al neon, band romana di crossover. Sin dall'iniziale Cuore di cane sono chiare le coordinate del disco: ritmo velocissimo, chitarre distorte e voce aspra e tirata, mescolando elementi di punk, hard e passaggi più declamati che rappati oltre al cantato tradizionale. Si tratta di un genere musicale che in linea di massima mi annoia e alla lunga mi mette persino ansia. Ovviamente è un giudizio soggettivo, immagino che molti di fronte a questo disco avranno reazioni diametralmente opposte.

domenica 3 luglio 2011

THE GUN CLUB: "Mother Juno" (1987, Red Rhino/Buddah Records)

Dopo aver celebrato l’America di Miami e Las Vegas, i Gun Club registrano il successivo Mother Juno negli studi Hansa di Berlino, gli stessi dove Eno aveva registrato la trilogia elettronica di Bowie e Iggy Pop ed i suoi primi dischi solisti, frequentati assiduamente in quegli anni dai Bad Seeds di Nick Cave e dagli Einsturzende Neubauten. A Berlino si è rifugiato nel frattempo Kid Congo Powers dopo la separazione dai compagni “d’armi”. Jeffrey lo va a trovare fin lassù per serrare le fila dei nuovi Gun Club che lui vuole rimettere su con i suoi recenti comprimari: Nick Sanderson dei Clock DVA e la giapponese Romi Mori, bassista in una cover band delle Runaways.

BOOKS REVIEWS: MIKAEL NIEMI, “L’uomo che morì come un salmone” (2011, Iperborea)

Pajala, estremo Nord della Svezia, il cadavere sventrato con una fiocina da salmone dell’anziano ex doganiere e maestro elementare Martin Udde dà l’avvio ad una complessa indagine che porta la giovane detective Therese Fossner, inviata da Stoccolma, ad affrontare un difficile viaggio dentro una comunità la cui esistenza si è aggrovigliata nella lotta fra il tentativo di integrarsi nella società svedese contemporanea e quello di preservare le proprie radici culturali e linguistiche. I tornedaliani che abitano quelle zone sono infatti finlandesi, la loro lingua, il meänkieli, è una variante del finnico,

JIM MORRISON and THE DOORS: la storia (in)finita

Non c'è solo il fantasma di Elvis a turbare le notti degli americani, c'è anche quello di Jim Morrison, morto il 3 luglio 1971, 40 anni esatti oggi. La spiegazione ufficiale dei complottisti è che nessuno escluso i periti ha mai visto il cadavere di Morrison. Basta per credere che sia ancora vivo? Per una mente razionale no, ma l'uomo contemporaneo, come disse Chesterton, “non è vero che non crede a nulla, crede a tutto”: forse è una necessità evolutiva della mente umana chiedersi sempre “cosa c'è dietro” un fatto. Però succede anche che le rockstar siano gli dei pagani del nostro tempo, quindi non possono morire, se muoiono sono sicuramente stati assassinati e se sono stati assassinati per davvero non può essere stato solo il gesto di un folle.

QUARANTENNALE DELLA MORTE DI JIM MORRISON: Doors e Area, Jim Morrison e Demetrio Stratos, un accostamento incauto ma possibile

Il suo essere un grandissimo tra grandi ed anche in considerazione della sua prematura scomparsa fa sì che per Demetrio Stratos si possa valutare un possibile parallelo con la famosa band d'oltreoceano il cui cantante morì appena 8 anni prima. Il danno che fu arrecato agli Area fu in proporzione pari idealmente a quello che si ebbe per i Doors. Jim Morrison ormai sdoganata icona del movimento lisergico californiano sempre impavidamente pronto