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sabato 15 ottobre 2011

TOM MORELLO THE NIGHTWATCHMAN: “World Wide Rebel Songs” (release date: 30 agosto 2011, New West)

Morello è stato un chitarrista rivoluzionario di una band altrettanto rivoluzionaria negli anni 90 quale i Rage Against The Machine, poi si è destreggiato con il super progetto Audioslave, gruppo che invece ha lasciato con tre dischi meno di quello che la somma dei componenti potesse far sperare, finendo con il ritorno, del sempre immenso Chris Cornell, al suo ritrovato “giardino sonoro”. Nel frattempo torna sulle scene da solista, sorprendendo un po' tutti in un'inedita versione di songwriter, cantante e musicista

a tutto tondo, lasciando per un attimo perdere i virtuosismi schizofrenici e i scratch chitarristici che tanto lo avevano fatto apprezzare nel mondo delle sei corde, consacrandolo come fondamentale innovatore di tecnica, effettistica e creatività. Tom Morello prosegue il discorso socio-politico intrapreso con i RATM manipolandolo in una chiave di lettura diversa, più intima e meno assordante, meno caotica, ma non per questo meno arrabbiata. Il suo è un combat-folk onesto e diretto, la sua voce si presta molto bene a questa versione di cantautore impegnato, nel suo cantato-parlato dalla timbrica forte che ricorda un bluesman con il cappellino da rapper, che racconta di un'America che sogna ancora, come faceva a suo tempo Springsteen con le sue cavalcate elettro-acustiche, che rendevano l'aria ricca di agreste patriottismo fatto di canotta e blue-jeans. Questo è in realtà il terzo disco con il progetto The Nightwatchman, in mezzo ad altre cose fatte insieme a Boots Riley e varie apparizioni insieme a Bruce Springsteen,Robbie Robertson e Steve Earle.
It Begings Tonight è la canzone che più si avvicina al suo passato hip-hop/rock e che si allaccia in maniera inequivocabile ai RATM, con quei riff e quel tocco nevrotico riconoscibile tra un milione,The Dogs of Tijuana è una combat-rock song che fa venire in mente subito alcune cose fatte dai Clash, l'attitudine è la stessa e la chiave di lettura è molto chiara. Insomma Morello riprende il discorso lasciato negli anni 90, cambiando la forma ma non la sostanza, ritornando finalmente nel suo mondo, lasciandosi alle spalle le inutile sbandate hard-rock degli Audioslave, che se pur di qualità, non lo hanno fatto risplendere come con il progetto The Nightwatchman.
Un buon disco dove va premiata l'onestà di Tom Morello, che non si adagia sulla sua fama di eclettico virtuoso, che si fa volere bene per la sua coerenza vestita di sincero folk urlante.
Luca Fiorucci

NewWestRecords/TomMorelloThe Nightwatchman



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