due parti di uno stesso progetto, visitabili presso Palazzo Oddo ad Albenga e la Galleria Arte e Kaos ad Alassio. Sue opere sono anche esposte in collettive in Germania e Olanda.
Knoxville Girls: 5 28
Gasparini ha impresso una grossa svolta rispetto alle prime opere da noi ammirate, dove ritraeva grandi figure in colori pastello su fondo bianco. Adesso tonalità nere e grigie dominano i suoi quadri, dipinti a spatola con stucco e pigmenti su lamiera, cartone o vecchie lenzuola. Il soggetto preferito è sempre il volto umano, ma non mancano alcuni corpi nudi e un misterioso cavallo. I volti ritratti sono soavi, perfetti, in contrasto con le tonalità fumose e industriali dei colori usati. Non sono mai inquietanti, sebbene sia chiara l'inquietudine che muove l'ispirazione.
Knoxville Girls: Neath A Cold Gray Tom
Dicono di lui:
“Dei ed eroi, figure segrete e ipogee” li definisce sul catalogo Silvia Petronici, mentre Francesca Bogliolo parla di Max Gasparini come di un "Icaro che non si brucia le ali".
Ci dice di lui il collezionista Augusto Andreini:
“la tensione di Gasparini verso la materia non è solo estetica. È uno scavo negli abissi del sé che si compie nell'armonia del gesto”.
Max Gasparini non esclude un ritorno al colore, ma è un percorso lungo, che scopriremo più avanti nel tempo.
Alfredo Sgarlato
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