I campani Stella Diana vantano nel loro curriculum anche concerti fuori dal suolo italico perlopiù in Spagna, un prolungato tour in Catalogna, durante il quale vennero accolti con entusiasmo dal pubblico catalano e partecipazioni anche ad importanti rassegne come Six Days Sonic Madness, Mamamu Rockfest e Today I'm rock. Ciò che colpisce degli Stella Diana è il loro ben coniugare la matrice anglosassone con la tradizione italiana. Potremmo dire che suonano in inglese e cantano in italiano. In questo senso forse la band è davvero tra le poche in Italia a suonare shoegaze con tanta autorevolezza. Arrivati al loro terzo lavoro discografico, dopo l'ottimo "Supporto Colore" del 2007, e l'autoprodotto "Luce al Centro"
del 2005, la band campana torna dopo quattro anni con un nuovo lavoro discografico. "Gemini" (ancora riferimenti all'astronomia) si intitola questo nuovo episodio degli Stella Diana, ed è la certezza per la band di un' evoluzione positiva della loro musica. Chitarre iperdistorte sorrette da ritmiche new wave si intrecciano in modo magistrale alla miglior tradizione rock pop italiana. L'inizio è a dir poco fulminante: Shohet è un vortice sonoro di distorsioni claustrofobiche.
Il miglior biglietto da visita di un disco interessante ricco di riferimenti al passato. Nove tracce per poco più di trenta minuti di musica. Un lavoro breve ma intenso.Non l'annuncio di un nuovo giorno ma sicuramente di una nuova realtà tutta italiana.
Michele Passavanti
Stella diana - Gli eterni
Happy/Mopy Records
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