PAGINE

sabato 16 aprile 2011

MADE IN ITALY - SAINT IN A ROW: "Saint In A Row" (2011, Foolica Records)

Psichedelia con effetto Beatles, dolci melodie folk-pop, le umidità underground della City 60,s che si scaldano le ossa sul tiepido altare delle roots. Non si poteva chiedere e sperare di meglio dalla “contromusica vigente” per abbracciare questo “grappolo sonoro” made in Brescia, nominato "Saint In A Row", qui al debutto omonimo per la Foolica Records, progetto che lega insieme Giovanni Ferrario collante d’infiniti assemblamenti sonori alternativi, Fabio Dondelli (Annie Hall), Pierluigi Ballarin (The Record’s), Stefano Moretti (Pink Holy Days) e Michele Marelli (Ovlov), e che sta a significare anche che per fare un disco con gli attributi non occorre studiare nessun testo sacro, basta avere idee buone da mettere insieme e farle copulare gioiosamente, poi la paternità o viceversa la maternità delle intenzioni premieranno lo shock della perdita della verginità e l’acquisto di una felice consapevolezza come qui testimoniato tra le fronde complici della tracklist.
La musica di questo climax a otto tracce – riascoltandolo bene – non è restringibile in una, due o più categorie, ma gongola, si rattrista e sogna in tante altitudini di pentagramma, ci si può innamorare dello slow vellutato sotto un cielo di fiati, trombe ruffiane Courses, lasciarsi trasportare via dalle ance e dai movimenti sculettanti di una virtuale Abbey Road Sunday morning, farsi agitare nello shake di basso e cori beat (Purple) o prelevare Lou Reed dalla sua Factory e andare a fare shopping tra e viuzze di Wires. Chitarre, fiati, organetti, cori, quell’andatura sciolta, parventemente disimpegnata e frivola a go-go, una mirabolante formattazione beat senza ombra di equivoco che è poi l’atmosfera, la piacevole costante di questo super-progetto che non ha bisogno d’ascolti ripetuti per essere “preso”, è lui stesso che ti adesca e ti fa suo in un tot di minuti. I SIAR riprendono ed elaborano temi ed umori dei loro rispettivi luoghi sonici di provenienza, li mescolano per osare nuovi percorsi, e sembra una ricerca mai appagata nei fatti, un desiderio incompiuto che si chiude a cerchio inaspettatamente come una pianta carnivora arsa dal desiderio di buone sonorità e che finalmente può masticarne a iosa tutte le fragranze e le polpose, stuzzicanti prosopopee fulminanti. Un avviso a tante band del circondario e più in là: ci sono “nuovi santi in fila” per farvi rizzare il pelo sulla schiena, potrebbero nuocervi okkio, anzi già lo hanno fatto, sono santi fuori dal coro in un testardo tentativo di shakerare l’evoluzione. E ci riescono!
Max Sannella
Promo "Saint in a Row"
SAINT IN A ROW - Purple - live @ TUP
Foolica Records

Nessun commento:

Posta un commento