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giovedì 2 dicembre 2010

DISCHI STORICI - THE BAND: "Music From Big Pink" (Jul 1 1968, Capitol)


L’America è un paese difficile da capire per noi europei. E’ troppo vasto, troppo vario, troppo giovane, troppo avanti, troppo di tutto.
Se fate ascoltare un disco di The Band a una persona qualunque del Vecchio Continente faticherà sempre un po’ a sintonizzarsi.
Perché la Band è l’America, è tutta la sua sterminata tradizione musicale condensata in canzoni che ricordano i suoi paesaggi urbani e soprattutto rurali, i suoi fiumi, i suoi laghi, le distese di grano, le highways che si perdono nella notte, quelle che  

il gruppo ha girato in lungo e in largo con quel filisteo di Ronnie Hawkins prima (all’epoca erano gli Hawks di Ronnie Hawkins) e col poeta rock Bob Dylan poi.
Erano la sua band, per cui poi sono diventati The Band, per eccellenza.
Musicisti con un talento enorme sul piano strumentale, per questo primo lavoro incidono alcune canzoni elaborate in quella cantina di Woodstock da cui scatureranno i fenomenali “Basement Tapes”, tra cui brani che si avvalgono della penna del Grande Menestrello: quando in un disco hai pezzi come Tears Of Rage (parole 

che escono dall’anima), This Wheel's On Fire e I Shall Be Released (del solo Dylan), hai già per le mani un capolavoro.

Già, I Shall Be Released, ed è impossibile non commuoversi riascoltando la sofferta voce di Richard Manuel e pensando alla sua triste fine. Ma anche i pezzi della Band fanno bella mostra di sé, su tutti The Weight, un superclassico indimenticabile (signori batteristi, ascoltate come accompagna Levon Helm alla batteria! Magnifica la ripresa del traditional The Long Black Veil.
Ecco, questa è l’America. Può piacere o non piacere, la si ama o la si odia, non ci sono le mezze misure. Perché nel Paese a Stelle & Strisce le mezze misure non esistono.

Ruben

The Weight
Tears Of Rage
A Shall Be Released
The Long Black Veil
This Wheel's Of Fire

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