Registrano tutto il disco in presa diretta e senza sovraincisioni, per rendere il tutto piu' vero possibile, in 12 giorni esatti.
Ne viene fuori un disco che se fosse uscito nei primi '80 si sarebbe ritagliato un bel posticino accanto a Pop Group, P.I.L, Slits e compagnia bella.
Si parte con con il ‘pop’ di Terry, ed e' come se le Shangri-Las venissero maltrattate dai P.I.L., il tutto passando per i Velvet Underground di Sunday Morning. Questa sensazione di straniamento si avra' per tutto il disco.
Il mantra dub di Yang Yang e lo psychedelic pop di End Of The World sono emozione pura.
C’è anche occasione per due belle covers: una Masters Of War di Bob Dylan qui riproposta in due modalità, di cui la seconda ‘club version’ e la splendida I Go To Sleep (di Ray Davies dei Kinks, già incisa in passato da Pretenders e Cher).
Il viaggio attraverso l’affascinante cross-over che caratterizza tutto il disco continua con il post punk di Officer Officer, il delirio pop di Sadness Hides The Sun ed il reggae dub di No One’s There.
In conclusione un bel disco, fuori dal tempo, che fara' felice gli amanti dei gruppi succitati; tutti i riferimenti stilistici sono comunque miscelati con un gusto pop molto particolare.
Consigliati per il vostro i-pod : Terry, I Go To Sleep, Masters Of War (Club), End Of The World, No One’s There.
Marco Colasanti
Video/brani
Yang Yang
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