Quando ascolti "Seasons Of My Soul" ti ritrovi d'improvviso a respirare all'aria aperta, seduto sotto un albero e con i raggi del sole che ti accarezzano la pelle. Quando ascolti "Seasons Of My Soul" te ne innamori, perchè spesso sono le cose semplici a farci provare belle emozioni. Rumer, alias Sarah Joyce, è una ragazza proveniente dal Pakistan, esattamente da Islamabad. Nasce nel 1979 ed è la più giovane di sette figli. Dopo il divorzio dei genitori all'età di 11 anni Sarah scopre di essere figlia di un padre diverso. Trasferitasi poi in Inghilterra insieme alla madre inizia a studiare recitazione al Dartington College of Artsper. Quando alla madre viene diagnosticato un cancro Sarah inizia a scrivere canzoni.
La musica diventa allora come un rifugio, un modo di allontanare il dolore. La sua carriera musicale inizia nei primi anni del 2000 sotto il nome di Sarah Prentice. Ma è solo lo scorso novembre che viene pubblicato il suo primo album solista a nome Rumer, nome ispirato alla scrittrice Rumer Godden. "Seasons Of My Soul" è una raccolta di canzoni delicate. Am I Forgiven, Slow , Aretha , Saving Grace, Blackbird e On My Way Home sembrano prenderti per mano. Ogni canzone è come un fiore che sboccia. Ogni nota si porta dietro il suo profumo e suoi colori. E non puoi non pensare a Laura Nyro, a Carole King e alle deliziose orchestrazioni di Burt Bucharach che ha voluto conoscerla personalmente dopo aver ascoltato il disco. In un tempo in cui di rassicurante c'è ben poco "Seasons Of My Soul" suona come un ritorno a casa in un giorno di pioggia.
Michele Passavanti
2 commenti:
è il caso di dire; bella scoperta!
grazie, chi sei?
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