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mercoledì 27 dicembre 2006

Sixties Culture / MISTY LANE CONNECTION n°.1 ; MISTY LANE RADIO SHOW by MASSIMO DEL POZZO



Se c’è in Italia un apostolo, o se preferite un vate della sixties/culture quello è sin dagli anni ‘80 MASSIMO DEL POZZO, amico ex-barese, ormai da tempo romano di adozione.
Musicista, giornalista, editor (il suo magazine cartaceo Misty Lane ormai è storico!), distributore di alcune tra le più importanti labels rock/garage internazionali (Low Impact, Voodoo Rhythm Rec…), produttore discografico ( Misty Lane Records e Teen Sound Records le sue due etichette) ha fatto della salvaguardia e della riproposizione in chiave moderna del patrimonio musicale e culturale degli anni ’60 la missione della sua vita, coadiuvato dalla sua compagna di vita Bethania Laushner.
Presto parleremo in questo sito di alcune sue recenti produzioni.
In questa sede vi segnalo un’altra sua importante recente iniziativa: uno show radiofonico naturalmente sui Sixties in onda sui 97.7 FM di RADIO CITTA’ FUTURA, ma è Massimo stesso a parlarcene e a darcene le coordinate :

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MISTY LANE RADIO SHOW Condotto da Massimo del Pozzo

In onda tutte le domeniche su RADIO CITTA'FUTURA
(97.7 FM oppure dal sito della radio)
oppure in streaming ogni giorno alle 10 e alle 18 su
RADIO MICCA CLUB http://www.miccaclub.com/intratt.html

2) Sulla sinistra della pagina vedete che c'è un'icona di radio, cliccateci sopra si apre una finestrella abbiate pazienza ci vuole un po' prima che carichi. È inoltre indispensabile avere sul pc il programma quick time se non lo avete andate su questo link e ve lo scaricate http://www.apple.com/quicktime/win.html; è gratis.
Altra condizione per ascoltare Misty Lane Radio Show è avere l'Adsl.
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Questi i contenuti della prima parte dello speciale U.K. andato in onda nello show radiofonico di Massimo del Pozzo illustrati dal conduttore con tutti i titoli dei brani/bands trasmessi in grassetto (enjoy !!!) :

Puntata dedicata al sound INGLESE, continuiamo la nostra ricerca a ritroso nel tempo con alcune band decisamente OSCURE, e per il piacere del nostro Franco chiuderemo con un brano italiano.
Il nostro viaggio nell' Inghilterra dei sixties non può che iniziare con un brano dei Beatles, rifatto però in chiave freakbeat dai grandi Score nel 1966 (anche se suona decisamente più tardo sixties) :
Please Please Me / The Score
La classica band inglese che ottenne un enorme successo in Italia, dove si trasferì per un po’ di anni. Qui con uno dei loro primi brani, fortemente in chiave Merseybeat :
She Asks of you / The Rokes
Beat inglese al 100% con i grandi Birds inglesi di Ron wood, ottimo combo di R&B bianco :
You're on my mind / The Birds
Un altro personaggio che farà parlare di se nella decade successiva, niente pocodimeno che Rod Stewart, qui con un classico blues apprezzato dai più nella versione classica degli Yardbirds:
Goodmorning little schoolgirl / Rod Stewart
Oscuro è davvero il termine più appropriato per la prossima band, provenienti da Belfast (Irlanda quindi), amici/rivali dei Them di Van Morrison dai quali vennero ovviamente oscurati...:
Call My name / The Wheels
Un salto nel mondo dei brani strumentali con un brano sorretto da un basso decisamente innovativo per i sixties :
Love You Too / The Sounds Nice
Puro Freakbeat con una delle band Inglesi che negli scorsi 10 anni è stata maggiormente rivalutata, gli ATTACK, tratto dal loro secondo singolo del 1967... il suono di Londra:
Anymore than I do / The Attack
Un brano che dedichiamo al nostro collaboratore oscuro Marco di Nicola, puro Mod Sound con il retro del loro unico hit #1, All or nothing:
Understanding / The Small Faces
Ancora Mod-Sound, ma decisamente una band sconosciuta con un solo singolo all’attivo :
Walking Walkin walking / The Favourite Sons
Uno dei brani freakbeat più gettonati nei raduni Mod, il brano è tratto dal loro primo singolo che uscì solo nel 1968 suonando però come una delle prime produzioni degli Who con echi Beatlesiani.. :
Father's name is dad / The Fire
Un salto in territori dal sapore psichedelico, per una band della Nuova Zelanda che incise su Decca e si trasferì in Inghilterra per un lungo periodo, ottimo freakbeat datato 1967:
Pink Dawn / The Human Instinct
Una nostra dedica se vogliamo alla vicina America, con uno dei brani di Boyce & Heart resi celebri dai Monkees (che gli inglesi definiscono bubblegum per amateurs) , qui in versione freakbeat :
I'm not Your steppin stone / The Flies
Ancora oscurità con i Nite People anche se la band ebbe un buon numero di singoli e addirittura un album verso la fine dei sixties... ecco la loro fantastica:
Love Love Love Love / The Nite People
Il prossimo è davvero uno dei miei brani preferiti ed infatti è divenuta una cover della mia band THE TRYPPS, la band del Lancashire con soli due singoli all’attivo:
Guess I Was Dreaming / The Fairytale


Ancora una cover strumentale scelta dai miei Trypps, questa volta ascoltiamo l’originale:
Disco 2 / The Salon band
Il prossimo brano segna quasi il passaggio a certo powerpop anticipando di qualche anno la creazione di questo termine che nel quale ritroviamo spesso brani dai forti accenti pop melodici con chitarre cristalline e accordi potenti, alla maniera dei migliori WHO:
Poor little heartbreaker / The Timebox
Finalmente una band conosciuta, gli immensi Pretty Things, con un brano dal loro album meno acclamato (per me il migliore che abbiano mai realizzato, Emotions, del 1967) , dal quale ascoltiamo:
Children / The Pretty Things
Ancora dall'anno di grazia 1967 una pietra miliare della psychedelia inglese :
Lucifer Sam / The Pink Floyd
Un salto in avanti e siamo nel 1969 (grande annata!) con un ottima Mod band nata dal freakbeat ed orientatasi presto su coordinate hard e pre-progressive, tratto dallo sfortunato (all’epoca) album Made in England:
Paper Man / The Bulldog Breed
In chiusura un piccolo omaggio alla Londra immaginaria di quegli anni ad opera di una band tutta italiana, i Marc Four del maestro ArmandoTrovajoli, brano che dedichiamo al nostro resident DJ Alessandro Casella: Piccadilly / The Marc 4 .

MASSIMO DEL POZZO mistylane@iol.it

http://www.mistylane.it/
http://www.myspace.com/teensound
http://crea.html.it/sito/nowsound/

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bush is forever saying that democracies do not invade other countries and start wars. Well, he did just that. He invaded Iraq, started a war, and killed people. What do you think? How does that work in a democracy again? How does being more threatening make us more likeable?Isn't the country with
the most weapons the biggest threat to the rest of the world? When one country is the biggest threat to the rest of the world, isn't that likely to be the most hated country?
Our country is in debt until forever, we don't have jobs, and we live in fear. We have invaded a country and been responsible for thousands of deaths.
The more people that the government puts in jails, the safer we are told to think we are. The real terrorists are wherever they are, but they aren't living in a country with bars on the windows. We are.

Anonimo ha detto...

Grazie Massimo! la scena Garage ha avuto uno spessore anche quando si trovo' solo a combattere contro le major, ma ora ha finalmente una sua sede la Misty Lane
Grande Grande Massimo
un applauso dalla Terronia Sicula

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